Torino: dopo secoli i domenicani lasciano il convento di via Milano

La solenne celebrazione che ha concluso un itinerario di secoli al servizio della comunità torinese, chiesa e città

Parole chiave: domenicani (5), torino (730), messa (26)
La solenne celebrazione

Sabato, 8 agosto, festività di san Domenico, alle 18 nella chiesa dedicata al Santo, è stata celebrata la messa solenne presieduta da mons. Giacomo Maria Martinacci, cancelliere arcivescovile. E' stato un momento storico davvero particolare un ringraziamento a Dio per il bene operato dai frati domenicani a Torino. Un particolare   saluto riconoscente è stato rivolto a padre Giovanni Bertolino, Fra' Alberto Mangini e padre Vincenzo Mattei, che lasciano questa sede  e si trasferiscono in altri conventi, come in S. Maria delle Rose, in via Arnaldo da Brescia,22.

Commiato che chiude una presenza attiva nella città fin dal 1260. Ben si comprende la partecipazione del laicato domenicano, di gruppi ecclesiali e degli amici frequentatori della chiesa di S. Domenico. Ben si comprende il velo di commozione su occhi lucidi, in volti fissi all'altare, dove concelebra l'ex superiore Padre Giovanni Bertolino. Dai lati convergono religiosi domenicani, del convento di S. Maria delle Rose e del convento di Chieri. Da Milano è giunto il padre Provinciale Fausto Arici.

Tra i fedeli , anche le monache del monastero Maria di Magdala di Moncalieri, comunità dell'Ordine dei domenicani costituita nel 1999."Siamo uscite in preghiera- dirà la Priora suor Paola, avvicinata dopo la messa-. I nostri sono legami di fratelli".

In testa alla navata sinistra risalta la presenza di dieci membri della delegazione piemontese dell'Ordine di Malta, che ha con questa chiesa legami particolari. Qui si ritrova per varie cerimonie ed ogni terza domenica del mese per la messa in suffragio dei defunti dell'Ordine. Molti suoi cappellani sono domenicani, come i qui presenti padri Costantino Ghirardi e Roberto Giorgis.

Mons. Martinacci, delegato dal vescovo Cesare Nosiglia, ha guidato l'assemblea anche nel commento della Scrittura, cardine della regola domenicana. Inizia col citare un passo di Isaia, dalla prima lettura:"Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone notizie". Anche per S. Domenico, nell'andare ad annunciare il Vangelo, sono stati fondamentali. Ogni parte del corpo concorre per il bene dell'organismo: così ciascuno di noi ha nella Chiesa un suo posto che nessun altro può riempire. Ancora come Paolo,restiamo saldi nella fede, dopo aver svolto il nostro lavoro, anche di fronte a tentazioni, a determinazioni difficili da accettare.

Disponibili a lasciarci condurre tra le relazioni umane, guardiamo come Domenico al riferimento della croce: troviamo, nell'obbedienza, il disegno che il Signore ha per ciascuno di noi. Soprattutto sentiamo la forza di andare contro corrente, diventando "sale che si dissolve" e luce  che rimanda alla fonte originaria. Così il bene regalato dai padri domenicani  alla città e alla diocesi si possa ritrovare in un nuovo impegno dei fedeli: la collaborazione con don Luciano Morello, il parroco che a settembre subentrerà. E tra un anno il bilancio possa confermare che il buon seme della predicazione in questa chiesa dà frutti, con laici perseveranti.

"Siamo frati itineranti- ricorda il padre Provinciale Fausto Arici, riconoscente al Vescovo per la paterna vicinanza- andiamo là dove lo Spirito ci manda. Convinti che non saremo mai abbandonati dall'amore più grande, del Padre".

Ancora momenti vibranti:il grazie su targhe speciali a fra' Alberto "per 40 anni benzina del motore attivo del convento" e al maestro  della corale Vittorio Dessimone. Nel canto polifonico finale "Dextera Domini" la certezza che su questo luogo, vivo in arte e santità, si posa la mano di Dio.                      

Tutti i diritti riservati

Attualità

archivio notizie

16/02/2018

La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin

La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita

16/02/2018

Meditazione sul Crocifisso

La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo

16/02/2018

Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria

Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione 

16/02/2018

Milioni di volti

Negli sguardi dei più disperati e poveri l'amore di Gesù Cristo