Operti Giuseppa Margherita, Maria degli Angeli verso gli altari

La carmelitana scalza Giuseppina Operti è venerabile

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Operti Giuseppa Margherita, Maria degli Angeli verso gli altari

Un secolo dopo la morte di Marianna Fontanella, la carmelitana scalza torinese, Maria degli Angeli (1661-1717), beatificata da Pio IX il 25 aprile 1865, nasce un’altra carmelitana omonima, Maria degli Angeli (1871-1949), Giuseppina Operti,  anch'essa di Torino. Il 17 giugno 2017 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione dei santi a pubblicare il decreto sulle virtù eroiche. Così la fondatrice delle Carmelitane di Santa Teresa di Torino è venerabile.

Giuseppa (o Giuseppina) Margherita Operti nasce a Torino il 16 novembre 1871, seconda figlia di Giacomo Operti, funzionario del ministero delle Finanze, e della baronessa Adele Sinaglia. La forte religiosità della famiglia contribuisce alla sua formazione umana e spirituale, tanto che la mamma seguirà la figlia nella vita religiosa. Ma sono in agguato le prove della vita. Il 22 giugno 1885 il fratello Ernesto, 19 anni, muore di tisi. Papà Francesco, schiantato dal dolore, muore tre mesi dopo, il 25 settembre. La baronessa Adele e la figlia Giuseppina, rimaste sole, ripongono la loro fiducia in Dio, superano la fase del dolore, intensificano la vita spirituale e conoscono la spiritualità carmelitana.

Giuseppina nel 1887 si iscrive al Terz'Ordine Carmelitano e avverte la chiamata alla vita religiosa. Ciò avviene attraverso don Giovanni Battista Rolle, parroco di Marene, provincia di Cuneo e diocesi di Torino, che nel 1893 invita Giuseppina a fondare un istituto di beneficenza. La giovane lo interpreta come un segno della volontà di Dio. Il 6 luglio 1894 a Marene è inaugurato il nuovo Istituto: la data è considerata il giorno di fondazione delle Suore Carmelitane di Santa Teresa di Torino. Giuseppina è sempre più convinta di formare una comunità religiosa legata all'Ordine Carmelitano, che unisca vita contemplativa e vita attiva. Ne parla con l’arcivescovo di Torino,  mons. Davide Riccardi, che approva il progetto. Inizia così la vita comunitaria con quattro postulanti. Nel 1894-95 sono approvate le costituzioni: Giuseppina e mamma Adele vestono l'abito carmelitano e, con i voti, prendono i nomi, rispettivamente, di Maria degli Angeli e di Giuseppina di Santa Teresa.

Il 6 ottobre 1897 le Carmelitane torinesi ottengono l'aggregazione all'Ordine Carmelitano. La comunità si impegna in opere spirituali e sociali, si allarga a una seconda casa a Cherasco e poi con un'altra a Torino che diverrà la Casa madre della Congregazione. Convinta di aver esaurito il suo compito di fondatrice, Maria degli Angeli rinuncia alla carica di priora e si ritira nel noviziato. In questo periodo sente risorgere l’antico e mai sopito desiderio di abbracciare la vita contemplativa claustrale e, con il consenso dei superiori, il 26 agosto 1905 entra nel monastero carmelitano di Moncalieri ma lo deve lasciare perché la salute non la regge.

Ritornata nella sua Congregazione, è eletta superiora generale. Segue un periodo di difficoltà, fino al capitolo generale del 1908 che sancisce, con voto unanime, la scelta della vita contemplativa unita alla vita apostolica, dando però alle religiose la facoltà di scegliere la vita contemplativa. La Congregazione si divide così in due rami, uno claustrale e l'altro di vita contemplativa attiva.

Maria degli Angeli si ritira in clausura con altre suore e nel 1913-1914 il cardinale arcivescovo di Torino Agostino Richelmy riconosce le due realtà delle Carmelitane torinesi. Ma le difficoltà non cessano e procurano altre sofferenze a madre Maria. È eletta superiora delle Carmelitane scalze, carica che mantiene fino al 1941. La comunità claustrale nel 1934 lascia Marene e si trasferisce nel nuovo monastero di Cascine Vica di Rivoli. La comunità di vita attiva ha una straordinaria diffusione con l'apertura di nuove case.

Durante la seconda guerra mondiale, come tutta la popolazione, il monastero delle Carmelitane soffre privazioni e stenti ma continua la sua missione con grande carità. Madre Maria degli Angeli muore a Rivoli il 7 ottobre 1949. Il 10 dicembre 1995 il cardinale arcivescovo Giovanni Saldarini introduce il processo diocesano per la beatificazione. Come aveva fatto l’8 febbraio 1995 per l’adolescente Silvio Dissegna, don Adolfo Barberis, Margherita Occhiena mamma di San Giovanni Bosco, il marchese Carlo Falletti di Barolo e suor Maria Consolata Betrone (Dissegna, Barberis, Occhiena sono già venerabili).

Madre Maria degli Angeli è ricordata come donna coraggiosa, dotata di profonda serenità, capace di molto ascolto e dialogo. Una delle belle figure del Carmelo, autentica donna di Dio, espressione di distacco dal mondo pur stando nel mondo.

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