La via della Santità è sempre viva

24 nuovi beati, tra i figli di San Leonardo Murialdo il giuseppino Giovanni Schiavo e tra i venerabili l'astigiano Massaia

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La via della Santità è sempre viva

Quando arrivò la notizia del suo assassinio, gli indiani Tzutujil - discendenti degli antichi i Maya, tra i quali da quattordici anni svolgeva la sua missione - giunsero in migliaia a pregare nella parrocchia di Santiago Atitlán e ottennero che il cuore del loro padre rimanesse sepolto per sempre fra loro. Ora la notizia della sua prossima beatificazione ha un’eco vastissima sui media statunitensi.

La Chiesa avrà 24 nuovi beati, molti religiosi, qualche laico e quasi tutti martiri, alcuni nostri contemporanei: saranno proclamati beati nel 2017. Due interessano il Piemonte. La Congregazione di San Giuseppe fondata dal torinese San Leonardo Murialdo avrà, dopo il fondatore, il suo primo beato: il vicentino Giovanni Schiavo. Diventa venerabile l’astigiano Guglielmo Massaja, evangelizzatore dei Galla in Abissinia. Il 1° dicembre 2016 Papa Francesco ha autorizzato il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, a promulgare i decreti riguardanti:

* Il miracolo attribuito all’intercessione del venerabile Giovanni Schiavo (8 luglio 1903-27 gennaio 1967), sacerdote professo della Congregazione di San Giuseppe del Murialdo, che svolge il suo apostolato un po’ in tutto il Nord Italia prima di essere inviato missionario in Brasile. Apprezzato per la sapiente direzione spirituale, educatore attento, delicato con i poveri, sempre sorridente, chi lo ha conosciuto lo ricorda per la forza tipica dei santi e la capacità di seminare pace e gioia.

* Il martirio dei servi di Dio Vincent Queralt Lloret, sacerdote professo della Congregazione della missione, e 20 compagni, tra i quali sei religiosi della stessa Congregazione, cinque sacerdoti diocesani, due religiose Figlie della Carità e sette laici dell’Associazione figli di Maria della medaglia miracolosa. Tutti uccisi in odio alla fede durante la guerra civile in Spagna nel 1936-1937. Padre Queralt Lloret vive a Barcellona negli anni della guerra civile spagnola e della persecuzione della Chiesa. Scoperto a evangelizzare nonostante il divieto, viene ucciso.

* Il martirio del servo di Dio Teofilo Matulionis (22 giugno 1873-20 agosto 1962), arcivescovo-vescovo di Kaišiadorys (Lituania). Martire dell’ateismo di Stato del regime comunista sovietico Merita ricordare che le Repubbliche Baltiche (Lituania, Lettonia, Estonia) furono invase e dominate per decenni dal regime sovietico. Questo vescovo lituano si batte per ripristinare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole ed è più volte incarcerato, deportato in Siberia e si vede confiscare tutti i beni prima di essere assassinato il 20 agosto 1962 in odio alla fede. .

* Il martirio del servo di Dio Stanley Francesco Rother (27 marzo 1935-28 luglio 1981). Nostro contemporaneo, sacerdote diocesano, primo martire cattolico nato negli Stati Uniti, ordinato sacerdote a Oklahoma City. Missionario in una cittadina del Guatemala, porta la Parola di Dio tra gli indiani Tzutuhil, discendenti dei Maya: impara la loro lingua e traduce il Nuovo Testamento e la Messa. Le sue opere a sostegno dei più poveri e contro lo sfruttamento non passano inosservate: gli anni Settanta-Ottanta in Centro e Sud America sono quelli delle dittature militari e fasciste e degli «squadroni della morte», tutte forme di brutalità dietro le quali c’era la «longa manus» degli Stati Uniti e della Cia. Anche Stanley viene ucciso in odio alla fede dagli squadroni della morte nella sua canonica il 28 luglio 1981 dopo aver visto uccidere 20 suoi parrocchiani.

 

* Le virtù eroiche (quindi è venerabile) dell’astigiano Guglielmo Massaja (1809-1889) – la cui causa era ferma da moltissimo tempo -, cardinale cappuccino, missionario tra i Galla in Etiopia, ha uno stile di vita poverissimo, compie lunghissimi viaggi a piedi nudi per annunciare il Vangelo e svolgere un'autentica promozione umana con la profilassi contro malattie endemiche, particolarmente contro il vaiolo, per cui è chiamato «padre del Fantatà», il nome del vaiolo nella lingua locale. Tra le sue opere la lotta per l'abolizione della schiavitù, l’impegno per la diffusione dell’istruzione che lo porta a trascrivere di proprio pugno numerosi manuali scolastici, la creazione di centri assistenziali durante i frequentissimi periodi di guerra e di carestia, la pacificazione nelle lotte tribali.

* Le virtù eroiche dei seguenti servi e serve di Dio: Nunzio Russo (30 ottobre 1941-22 novembre 1906), sacerdote diocesano, fondatore della Congregazione delle Figlie della croce; Giuseppe Bau Burguet (20 aprile 1867-22 novembre 1932), sacerdote diocesano, parroco a Masarrochos (Spagna); Mario Ciceri (8 settembre 1900-4 aprile 1945), sacerdote diocesano; Giuseppa (Susanna) Aubert (19 giugno 1835-1° ottobre 1926), fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Nostra Signora della compassione; Luce Rodríguez-Casanova y García San Miguel (28 agosto 1873-8 gennaio 1949), fondatrice della Congregazione delle donne apostoliche del Sacro Cuore; Caterina (Aurelia Caouette) del Preziosissimo Sangue (11 luglio 1833-6 luglio 1905), fondatrice della Congregazione delle Suore adoratrici del Preziosissimo Sangue dell’Unione di Saint-Hyacinthe; Leonia Maria Nastał (8 novembre 1903-10 gennaio 1940), suora professa della Congregazione delle Piccole Ancelle della beata Vergine Maria Immacolata.

 

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