Francesco e il ricordo e l'attualità del beato Pier Giorgio Frassati verso Cracovia

«Mi viene in mente l’esempio del beato Pier Giorgio Frassati. Lui diceva: “Gesù mi fa visita ogni mattina nella Comunione, io la restituisco nel misero modo che posso, visitando i poveri”».

Parole chiave: francesco (119), frassati (15)
Francesco e il ricordo e l'attualità del beato Pier Giorgio Frassati verso Cracovia

La Sala stampa della Santa Sede ha reso noto il messaggio di Papa Francesco in preparazione alla 31ª Giornata mondiale della gioventù che sarà celebrata a Cracovia in Polonia dal 26 al 31 luglio 2016 e alla quale parteciperà il Pontefice. Il tema è: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Matteo 5,7).

Ricorda il Pontefice: «Nel nostro lungo e impegnativo cammino siamo guidati dalle parole di Gesù tratte dal “discorso della montagna”. Abbiamo iniziato questo percorso nel 2014, meditando insieme sulla prima Beatitudine: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli” (Matteo 5,3). Per il 2015 il tema è stato “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Matteo 5,8). Nell’anno che ci sta davanti vogliamo lasciarci ispirare dalle parole:”Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Matteo 5,7).

L’iniziativa si inserisce a buon diritto nell’Anno Santo straordinario della misericordia, «diventando un vero e proprio Giubileo dei giovani a livello mondiale. Non è la prima volta che un raduno internazionale dei giovani coincide con un Anno giubilare. Infatti, fu durante l’Anno Santo della Redenzione (1983/1984) che san Giovanni Paolo II convocò per la prima volta i giovani di tutto il mondo per la domenica delle palme. Fu poi durante il Grande Giubileo del 2000 che più di due milioni di giovani di circa 165 paesi si riunirono a Roma per la XV Giornata mondiale della Gioventù. Come avvenne in questi due casi precedenti, sono sicuro che il Giubileo dei giovani a Cracovia sarà uno dei momenti forti di questo Anno Santo».

Parlando di Pier Giorgio Frassati – nel 90° della morte (1925-2015) e nel 25° della beatificazione (1990-2015 – Papa Francesco spiega: «Era un giovane che aveva capito che cosa vuol dire avere un cuore misericordioso, sensibile ai più bisognosi. A loro dava molto più che cose materiali; dava sé stesso, spendeva tempo, parole, capacità di ascolto. Serviva i poveri con grande discrezione, non mettendosi mai in mostra. Viveva realmente il Vangelo che dice: “Mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto” (Matteo 6,3-4). Pensate che un giorno prima della sua morte, gravemente ammalato, dava disposizioni su come aiutare i suoi amici disagiati. Ai suoi funerali, i famigliari e gli amici rimasero sbalorditi per la presenza di tanti poveri a loro sconosciuti, che erano stati seguiti e aiutati dal giovane Pier Giorgio».

Infatti in punto di morte raccomandava a un amico di ricordarsi di comperare le medicine per un povero assistito dalla San Vincenzo.

Tutti i diritti riservati

Attualità

archivio notizie

16/02/2018

La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin

La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita

16/02/2018

Meditazione sul Crocifisso

La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo

16/02/2018

Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria

Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione 

16/02/2018

Milioni di volti

Negli sguardi dei più disperati e poveri l'amore di Gesù Cristo