Nosiglia in visita all'Egizio con un gruppo di persone senza fissa dimora

Il "presepe vivente" di Natale dell'Arcivescovo, il programma sul sito della Diocesi, la galleria fotografica della visita

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Nosiglia in visita all'Egizio con un gruppo di persone senza fissa dimora

L’arcivescovo Cesare Nosiglia nell’ambito delle iniziative culturali rivolte a persone in difficoltà, ha visitato insieme as un gruppo di persone senza fissa dimora il Museo Egizio. Il pastore della Chiesa Torinese ha ringraziato sentitamente il Direttore Christian Greco per la disponibilità ad accogliere questa iniziativa, a sostenerla e ad accompagnare anche personalmente il gruppo  nella visita. ”La cultura, ha aggiunto l’arcivescovo, è come il pane  e rappresenta un elemento insostituibile per vivere dignitosamente, per cui è un diritto di cui ogni persona deve poter usufruire. Esso fa parte del riconoscimento dovuto ad ogni cittadino anche non abbiente, per sostenere la sua promozione integrale, donare dignità  e vigore alle sue esigenze interiori  e renderlo sempre più libero e responsabile”.

Dopo l’avviato programma di presenza dei poveri al Teatro Regio che continua anche in questa stagione 2016-2017 e la visita alla Reggia di Venaria avvenuta lo scorso anno, questa nuova iniziativa intende richiamare le varie realtà culturali della nostra città, le istituzioni, le Fondazioni e ogni associazione di volontariato a tenere in forte considerazione la promozione anche culturale, rivolte  ai poveri per offrire a chi è privo di questo “cibo” un sostegno di cui sente la necessità e per ribadire che nessuno debba essere escluso solo per ragioni economiche, da un  segno concreto di solidarietà e di equità e giustizia di cui tutti dobbiamo farci garanti e promotori.

Con questa iniziativa l’arcivescovo dà il via a un ideale presepe vivente fatto di incontri con le persone più disagiate e scartate  della nostra città per sottolineare che Natale si festeggia insieme a loro, gli stessi che hanno accolto il Figlio di Dio la notte della sua nascita, quando, privato anche del calore di una dimora, è nato in una stalla, ai margini della rumorosa e festante città di Betlemme.

https://youtu.be/Uu5XLhNhTnM

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