Nasce la Consulta dei Giovani

Allo Start Up della Pastorale giovanile, il 7 ottobre in viale Thovez, l'Arcivescovo ha annunciato la nascita di un Consiglio di giovani rappresentante di tutte Unità pastorali che si incontrerà col Vescovo per tracciare linee pastorali e cammini 

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Nasce la Consulta dei Giovani

Un anno con al centro i giovani. Con ancora impresse nel cuore e nelle mente le «immagini» della Gmg di Cracovia i giovani della diocesi hanno iniziato il cammino nel nuovo anno con il tradizionale Start Up nella serata di venerdì 7 ottobre in viale Thovez, presso il nuovo Centro di Pastorale giovanile, che è anche sede, da pochi giorni, dell’associazione oratori «Noi Torino». Numerosi i ragazzi delle parrocchie della diocesi, di associazioni e movimenti che si sono ritrovati in clima di festa insieme all’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia che, dopo la cena di solidarietà per le popolazioni terremotate nel centro-Italia, ha tracciato le linee e presentato i cammini del nuovo anno.

I giovani custodiscono forti dentro di sé le parole che papa Francesco ha loro rivolto a Cracovia, nella Veglia e nella Messa finale della Gmg al Campus Misericordiae, invitandoli a lasciare un’impronta nella storia, a far sentire la propria voce, ad essere liberi e svegli opponendosi alla generazione della «divano-felicità», lottando per il proprio futuro.

Ed con questi propositi che è ripartito il cammino.

Dopo i due anni del Sinodo dei Giovani (2012-2014), quelli straordinari che hanno visto nel 2014-2015 l’Ostensione della Sindone, il bicentenario della nascita di don Bosco, la visita del Papa a Torino, e nel 2015-2016 la preparazione e la partecipazione alla Gmg di Cracovia, «ecco ora un anno ‘ordinario’ – ha sottolineato l’Arcivescovo – in cui dopo aver seminato è necessario tirare le conclusioni per una Pastorale giovanile costruita dai giovani, un percorso forte che duri nel tempo, sinodale e missionario».

Mons. Nosiglia ha, dunque, annunciato che la prossima Assemblea diocesana, nel giugno 2017, sarà incentrata sui giovani e sarà preparata lungo tutto l’anno dagli stessi giovani e dai sacerdoti che ne curano la formazione. I giovani sono, infatti, uno dei soggetti al centro della Lettera pastorale dell’Arcivescovo «La città sul monte» e del Convengo ecclesiale di Firenze 2015.

L’Arcivescovo ha poi presentato l’istituzione della Consulta di Pastorale giovanile dal prossimo novembre dove siederanno i rappresentanti di tutte le realtà giovanili delle Unità pastorali e della diocesi.

«Un consiglio di giovani – ha sottolineato don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana – che stabilmente si incontra col Vescovo e che insieme traccia le linee pastorali dell’anno, dalla formazione ai percorsi».

«La Consulta – ha proseguito l’Arcivescovo – si pone tre obiettivi principali: ascoltare i giovani, condividere esperienze e problematiche tra i ragazzi che animano o frequentano gruppi parrocchiali e associazioni, e dare orientamenti alla Pastorale giovanile della diocesi». 

Mons. Nosiglia ha poi richiamato l’attenzione sul problema dei giovani senza lavoro, tema su cui la diocesi è in prima linea da tempo con il lavoro dell’Agorà del Sociale. Il 19 novembre, come annunciato, si terrà un confronto tra i rappresentanti delle istituzioni economiche e politiche e i giovani che saranno gli interlocutori protagonisti.  

«Torino, come il Piemonte – ha evidenziato l'Arcivescovo – vanta il più alto tasso di disoccupazione giovanile fra le città del centro-nord (200 mila giovani senza lavoro o con lavori saltuari). Nel documento di programmazione economica del Governo poche righe sono dedicate al tema del lavoro e ai giovani. Tutto ciò mi conferma che la più estesa periferia del nostro territorio è oggi quella giovanile».

L’Arcivescovo visiterà, inoltre, tutte le Unità pastorali della diocesi incontrando gli adolescenti (14-18 anni) e i propri educatori attraverso l’incontro «CercavAMO Te». La prima tappa si è tenuta presso l’oratorio di Mathi il 10 ottobre.

Attenzione sarà, infine, riservata, come ha sottolineato don Ramello, agli oratori, luoghi di frontiera capaci di intercettare ragazzi di qualsiasi condizione e accompagnarli negli anni delicati dell’adolescenza e della gioventù. Un luogo educativo, dunque, che va recuperato e rilanciato. Sarà proposta, in collaborazione con la Noi Torino, una «Scuola per animatori» della durata di tre anni e un cammino strutturato in preparazione all’Estate Ragazzi che si aprirà il Mercoledì delle Ceneri e accompagnerà i centri nel riprendere il cammino dopo le esperienze estive, durante tutto l’anno. Tutte le informazioni su: www.upgtorino.it 

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