Addio a mons. Italo Ruffino il decano della Diocesi di Torino

I funerali saranno presieduti dall'Arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia venerdì prossimo, 10 aprile, alle ore 9, al Santuario della Consolata di Torino.

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Una delle ultime interviste rilasciate da don Ruffino alla Nova-T di Torino

Morto mons. Italo Ruffino; aveva 102 anni.

 

Era il decano della Chiesa torinese. I suoi 80 anni di sacerdozio sono stati festeggiati alla Messa crismale dello scorso Giovedì Santo. Poi il decano del clero torinese se n'è andato serenamente questa mattina, mercoledì 8 aprile, a 102 anni compiuti. Era nato, infatti, il 12 agosto 1912 a Torino. Mons. Italo Ruffino è stato uno dei sacerdoti più rappresentativi di lunghi periodi di vita della Chiesa torinese.

Viceparroco di mons. Giovanni Pinardi, di cui ora è in corso il processo di beatificazione, don Ruffino è stato insegnante in Seminario, cappellano militare durante la campagna di Russia e poi per lunghi anni parroco a San Massimo, una delle comunità più importanti del centro storico.

Membro più volte dei Consigli diocesani, ha sempre affiancato al ministero pastorale il lavoro di studioso e storico. Ha lavorato molto sugli Antoniani, la congregazione religiosa che, dal Medioevo, aveva seminato l'Europa di case d'accoglienza e ospizi per i pellegrini di Roma e Santiago (una delle più importanti, Sant'Antonio di Ranverso, sorge in Valle di Susa, alle porte di Torino). Mons. Ruffino è stato però anche un sacerdote missionario: fino a pochi anni fa si recava regolarmente, d'inverno, in Argentina, per "sostituire" il clero locale durante le vacanze, affrontando senza problemi il viaggio aereo. Per questo continuava a rinnovare regolarmente, ogni sei mesi, la patente di guida...

Con lui se ne va il testimone di cinque generazioni, e forse l'ultimo ad aver "vissuto dall'interno" le ostensioni della Sindone del 1931 e 1933: in allora, da seminarista, il suo compito era di accompagnare i presuli delle Chiese d'Oriente a visitare il Telo.

“Rendo grazie ancora e sempre per quanto avuto in dono ripromettendomi di operare nel mio piccolo con la guida della Parola e il sostegno della liturgia, con l'azione e con la penna, per la migliore conoscenza della realtà e vita della comunità nella quale, per intercessione di Maria Madre del Verbo, intendo vivere e morire. Ringrazio quanti mi hanno compreso ed aiutato; mi perdonino quanti avessi involontariamente offeso o non edificato.Ringrazio in particolar modo I superiori ecclesiastici e civili degli anni di istruzione e formazione, I condiscepoli e colleghi, I confratelli, alunni e parrocchiani. Rivedo con affettuosa memoria I volti dei miei quindici compagni di corso in seminario e degli otto cappellani della mia Divisione “Torino” al fronte russo, gli uni e gli altri già tutti deceduti. Raccomando al Signore quanti ho incontrato in vita anche una sola volta. Domando a chi ancora mi conosce e si interessa di me una preghiera.

  Queste poche pagine servano di fraterno saluto a tutti

  in vista dell'ormai prossima mia ultima chiamata

 

Torino, giugno- agosto 2012, nell'inizio del 77° di sacerdozio.

Don Italo Ruffino

sacerdote della diocesi di Torino, oblato di Montecassino “

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