A Mathi mille anni di Oratorio

Il "nostro" viaggio negli oratori della diocesi questa settimana si ferma a Mathi dove il centro giovanile sorge sotto la torre dell'antico monastero benedettino dell'XI secolo 

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A Mathi mille anni di Oratorio

Il «nostro» viaggio negli oratori questa settimana si ferma all’imbocco delle Valli di Lanzo,  a Mathi, 4 mila abitanti, 30 km a nord-ovest di Torino. Sono numerose le famiglie trasferitisi negli ultimi anni a Mathi e che ogni giorno «vivono da pendolari». Il sabato e la domenica l’oratorio è il cuore delle attività del paese, luogo di incontro tra le famiglie, che segna l’esperienza di crescita nella comunità per i ragazzi e i giovani proprio nel punto dove prese vita Mathi più di mille anni fa (nel 1012) quando si insediò la comunità di monaci benedettini. Vivevano dove oggi sorge l’oratorio San Raffaele della parrocchia San Mauro abate, che è costruito intorno all’edificio più antico del borgo, un torrione, unica rimanenza dell’antico monastero.

Un nutrito gruppo di animatori delle superiori e universitari organizza le diverse attività durante tutto l’anno. Dalla prima superiore i ragazzi possono intraprendere un percorso di formazione e di crescita di tre anni che li accompagna ad acquisire gli strumenti per essere educatori di bambini e ragazzi che vanno dalla prima elementare alla terza media. «La responsabilità degli animatori –  sottolinea Giulia Costa, una delle responsabili dell’oratorio – è un concetto fondante: occasione di crescere imparando dalle esperienze che vivono attraverso l’animazione».

Il «cortile» dell’oratorio dispone di ampi spazi attorno all’antica torre, un campo da calcio, uno da basket, uno da bocce, una zona «giostre», un cortile all’aperto e coperto, il bar e svariate aule che durante il periodo estivo, a giungo e luglio, accolgono oltre cento bambini e ragazzi al Centro estivo. Nelle giornate estive oratoriane, che iniziano alle 8 e finiscono alle 18, c’è infatti tempo per pregare, svolgere laboratori di vario tipo, i grandi tornei del venerdì, attività teatrali, momenti di riflessione e confronto. Si fanno poi anche i compiti assegnati a scuola. Il mercoledì è il giorno dell’uscita a Torino o della «gita» al parco acquatico.

L’oratorio di Mathi è il cortile dove i giovani di Mathi si incontrano tutto l’anno. Ogni sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 le sue porte sono aperte ai ragazzi e alle famiglie che condividono momenti di gioco, formazione e preghiera con i loro coetanei e i propri animatori. C’è anche spazio per fare un po’ di compiti scolastici affiancati da giovani universitari o insegnanti volontari. «Lo scopo dell’oratorio, a Mathi – evidenzia la Costa – è favorire la nascita di legami tra giovani e la crescita di valori cristiani che li accompagnino per tutta la vita, non con un insegnamento ‘da docente a studente’, ma attraverso esperienze condivise e molti momenti dedicati alla riflessione su ciò che si è vissuto». Gli animatori prestano questa attività di servizio anche come sostegno alle famiglie che per gli impegni lavorativi fuori dal paese non riescono sempre a seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti, nello studio.

L’oratorio mathiese (via Parrocchia 19) riparte nel nuovo anno sabato 15 ottobre dalle 14.30 alle 18 con un pomeriggio di festa e animazione aperto a tutti. Un inizio  speciale. La comunità, infatti, riprende il cammino con il nuovo parroco don Vincenzo Marino, che ha fatto il suo ingresso nella parrocchia intitolata a San Mauro abate domenica 9 ottobre, e succede a don Sergio Savant, che ha guidato la comunità per 23 anni di apprezzato servizio. Per informazioni sulle attività dell’oratorio: tel. 011.9268034.

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