Torino: la morte per freddo di Mihai Gatu e l'appello dell'Arcivescovo alla preghiera e all'accoglienza
Di fronte alla morte per freddo di un senza fissa dimora nella notte di lunedì 2 febbraio a Torino, ancora una volta l'Arcivescovo mons. Nosiglia ha ribadito l'importanza dell'accoglienza, della prevenzione e ha esortato tutte le comunità parrocchiali ad unirsi in preghiera, domenica 8 febbraio.
Nella notte tra lunedì e martedì scorso Mihai Gatu, un fratello senza dimora di origine romena, è morto in strada preso nella morsa del freddo. Negli ultimi mesi la nostra città era già stata scenario di un’altra morte simile. Nonostante le azioni che istituzioni pubbliche e mondo del volontariato hanno messo in atto, non siamo riusciti ad evitare questo sacrificio.
Le nostre comunità cristiane non possono rimanere insensibili di fronte ad un evento come questo, che ci rimanda ancora una volta alla missione di fraternità che il Vangelo ci consegna come norma di vita. Per questo,faccio appello a alle istituzioni e a tutte le realtà di volontariato e associative che si occupano di questi fratelli e sorelle senza dimora per promuovere insieme un supplemento di impegno per prevenire simili tragedie,mentre torno ad invitare le parrocchie a realizzare un luogo di accoglienza temporanea per una persona in difficoltà, almeno per le fredde notti invernali.
Chiedo inoltre a tutte le comunità parrocchiali e delle comunità religiose,di dedicare una preghiera nel corso della liturgia festiva di domenica 8 febbraio, quinta del tempo ordinario. Sia questa l’occasione per crescere tutti abitanti di questa città, nella responsabilità verso i fratelli più fragili e stimolo per rilanciare la fantasia della carità di cui la nostra Chiesa è sempre stata testimone.
+ Cesare Nosiglia,Arcivescovo
Il testo della preghiera:
Padre Santo e Misericordioso,
affidiamo al tuo amore la vita di Mihai,
fratello senza dimora morto tragicamente nel rigore di una strada torinese.
Con lui ti ricordiamo tutte le vittime della povertà estrema.
Ti preghiamo: rendi il nostro un cuore che vede,
capace di farsi carico di tanta sofferenza,
disponibile all’accoglienza, generoso nell’impegno,
forte nel rendere concreta la fraternità.
Attualità
archivio notizie
La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin
La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita
Meditazione sul Crocifisso
La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo
Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria
Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione