Alla scuola degli Oratori

La realtà della Scuola-Oratorio della Media Vian e della succursale Nosengo a Torino

Parole chiave: oratorio (25), chiesa (665), scuola (84), torino (730)
Alla scuola degli Oratori

Accoglienza, entusiasmo, inclusione: sono tre aggettivi con cui si può descrivere il progetto Scuola - Oratorio della Scuola Media Vian e della sua succursale Nosengo di Torino. L’avventura comincia a settembre 2013, quando dall’intuizione di un insegnante, nasce la collaborazione con l’oratorio. L’obiettivo da subito è stato chiaro: cercare di coinvolgere maggiormente i ragazzi nel percorso di studi e sul territorio. Per questo si è pensato di incentrare l’ora di religione curricolare sulla preparazione di alcuni spettacoli teatrali, e di far riflettere i ragazzi sui valori affrontati nei testi proposti.

Il progetto ha portato all’apertura durante la settimana di due oratori: San Paolo Apostolo (tutti i giorni) e Sant’Antonio Abate (il mercoledì), frutto del mandato dell’Arcivescovo Nosiglia, conferito al professore di religione, ideatore del progetto. I ragazzi vengono invitati per studiare, giocare, fare merenda e ripassare i copioni. Alla fine dell’anno il lavoro svolto nell’ora di religione e in oratorio, si conclude con un vero e proprio festival del teatro.

Nel 2013, quando il progetto è iniziato, erano coinvolti una quarantina di ragazzi in due diversi spettacoli. Oggi, dopo quattro anni di evoluzione ed entusiasmo, il progetto è arrivato ad accogliere più di duecento ragazzi e decine di volontari che si avvicendano in oratorio e lavorano dietro le quinte del festival del teatro. Fra di loro vi sono anche diversi ragazzi che, dopo aver concluso la terza media, hanno deciso di mettersi in gioco come animatori. Le prime tre edizioni del Festival si sono svolte al Teatro Isabella di Via Verolengo, mentre quest’anno, in seguito alla sua inagibilità, ci si è dovuti spostare al teatro Marchesa di Corso Vercelli.

La quarta edizione del Festival del Teatro è cominciata il 9/5 con lo spettacolo del Mago di Oz, presente fin dalla prima edizione. L’11/5, di fronte ad una sala gremita, a mettersi in gioco sono stati i 53 ragazzi di prima media, con lo spettacolo “Che Storia la Vita”. Due ore di divertimento, con canti, coreografie, musica e balletti. Il 15/5 è andata in scena la simpatia delle classi seconde con le avventure di Pinocchio. Il 16/5 e il 18/5 il festival è proseguito con i commoventi spettacoli di Big Fish e del Piccolo Principe, interpretato da quattro classi terze. Le storie si sono concluse con il saluto ai ragazzi che terminano il percorso di studi e la promessa, da parte di tanti attori e ormai ex alunni, di tornare come volontari.

La speranza è riposta nel fatto che il progetto prosegua e cresca ulteriormente, per aiutare e affiancare i ragazzi non solo a scuola ma anche nel territorio in cui vivono e crescono.

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