A Torino per la Sindone il Compianto sul Cristo Morto del Beato Angelico

Sarà esposto a Torino, nel museo diocesano sotto la Cattedrale, per tutto il periodo dell'Ostensione della Sindone (19 aprile -24 giugno) il Compianto sul Cristo morto del Beato Angelico. L'esposizione dell'opera arricchisce così l'offerta culturale della città nel tempo dell'Ostensione richiamando come ha ribadito mons. Nosiglia il valore dell'arte in un contesto che troppo spesso sembra invitare «alla superficialità, all'individualismo, alla fruizione puramente emozionale»

Parole chiave: Beato Angelico (2), Compianto Cristo Morto (1), mons. Nosiglia (37), Sindone (73)
A Torino per la Sindone il Compianto sul Cristo Morto del Beato Angelico

Sarà collocato esattamente sotto la Sindone, nella cripta del Duomo di Torino negli spazi del museo diocesano. Si tratta del Compianto sul Cristo morto del Beato Angelico normalmente esposto nel Museo di San Marco a Firenze.

Ad annunciare il trasferimento della prestigiosa opera nel capoluogo subalpino nel periodo dell'Ostensione della Sindone (19 aprile 24 maggio) l'Arcivescovo mons. Nosiglia il 3 febbraio presso il Seminario Metropolitano di via XX Settembre. «L'esposizione di un dipinto così significativo e prezioso - ha sottolineato mons. Nosiglia - è un'operazione culturale che contribuisce al prestigio della città e accresce l'interesse per una visita nel contesto dell'Ostensione».

L’operazione è stata curata dall’associazione «Sant’Anselmo», braccio operativo della Conferenza episcopale italiana, che coordina anche, da molti anni, la presenza del mondo cattolico italiano al Salone del Libro di Torino. Curatore degli aspetti artistici è mons. Timothy Verdon, direttore del Museo diocesano di Firenze.

«Venire a pregare davanti alla Sindone, visitare una mostra in cui è esposto uno dei capolavori dell'arte sacra italiana - ha concluso mons. Nosiglia - è un percorso che ci compete allo stesso modo, una proposta che abbiamo il diritto-dovere di fare, soprattutto quando il tempo e il contesto sembrano invitare alla superficialità, all'indifferenza, all'individualismo, alla fruizione puramente emozionale. Come si dice 'la bellezza salverà il mondo': e noi che abbiamo ricevuto in dono questo 'amore più grande' che è la salvezza stessa del Signore, non possiamo restare fuori dalla sfida della bellezza».

 Una sfida che coinvolgerà dunque milioni di pellegrini: già a quota 588.343 il numero delle prenotazioni, il 9% dall'estero e oltre 7 mila i giovani da fuori diocesi che hanno già chiesto ospitalità per vedere la Sindone. Giovani che già hanno aderito in più di tre mila alla notte bianca della fede il prossimo 24-25 aprile.

Intanto la macchina organizzativa ha raggiunto la quota di 42 partner: aziende grandi e piccole, imprese private, gruppi di servizi, che a vario titolo contribuiranno all'Ostensione. Così come procede, intensificandosi in queste settimane, il cammino di formazione dei volontari: oltre 4.000 indispensabili per l'accoglienza e l'accompagnamento dei pellegrini.

 

  

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