Torino laboratorio di integrazione ricco di buone prassi

Presentato a Torino "Benvenuti Abc" una app plurilingue per vari supporti digitali per aiutare operatori e persone migranti e stranieri che si accolgono nelle nostre comunità. In pochi giorni 15mila persone hanno scaricata l'applicazione (galleria fotografica della presentazione)

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Torino laboratorio di integrazione ricco di buone prassi

Nella sede dell'Ufficio Migranti nel distretto Sociale di via Cottolengo, è stata presentato un progetto diffuso, che ha coinvolto informatici, operatori sociali, insegnanti, soprattutto 120 illustratori che hanno prestato il loro insegno in modo gratuito.Introdotti dal direttore della pastorale Migranti Sergio Durando, hanno preso la parola Paolo Giovine, fondatore e direttore della startup Pubcoder e il prof. Rocco De Paolis, insegnante alfabetizzatore Cpia che ha seguito per Migrantes l'iniziativa del Dizionario.

Il progetto è un’applicazione gratuita in lingua italiana, inglese e araba sviluppata a Torino dalla startup PubCoder. Una volta scaricata, l’app trasforma lo smartphone o il tablet in un dizionario illustrato digitale multilingua. «Inizialmente pensata per i bambini, si è rivelata adatta a tutte le età» spiegano gli sviluppatori che hanno dato sostanza a un’idea nata esattamente un anno fa in Germania (Das Wilkommens Abc) come risposta all’arrivo di molte persone in fuga dalla Siria.

Uno strumento utile, immediato e colorato per mettere a proprio agio chi non ha dimestichezza con la lingua e - come dice il nome - anche una modalità per dare il benvenuto ai migranti. «L’Italia accoglie ogni anno un numero crescente di migranti, e, tra loro, tantissimi bambini che costruiranno, insieme ai nostri figli, il futuro di questo paese. Grazie a Fondazione Migrantes, Benvenuti Abc verrà diffuso nei centri di accoglienza italiani e ovunque possa servire, a partire dalle scuole dove ogni giorno si realizza, concretamente, l’integrazione» dice Paolo Giovine, fondatore e presidente di PubCoder fresca di premio come «Best Cross-Platform App» agli Xojo Design Award e raccomandata da iTunes come strumento di creazione di libri interattivi.

«A noi interessa la tecnologia quando è utile alle persone. Benvenuti Abc rappresenta una tappa, ci sono tantissime cose da fare, il momento è adesso». Il successo iniziale dell’idea tedesca sviluppata a Torino si deve anche ad Anna Karina Birkenstock, illustratrice e volontaria nei campi profughi, che ha deciso di utilizzare il linguaggio universale delle illustrazioni e la tecnologia di PubCoder per costruire uno strumento di dialogo con i tanti bambini rifugiati. Birkenstock e suo marito Caspar Armster hanno individuato 150 parole di uso quotidiano per creare un libro digitale con audio in doppia lingua inglese e tedesco.

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E ora la versione italiana è pronta per essere utilizzata da volontari e migranti. Tutto questo è stato reso possibile dalla collaborazione volontaria di molti illustratori che hanno risposto all’appello lanciato alla Children’s Book Fair di Bologna e in occasione dell’ultima edizione del Salone del Libro di Torino. Benvenuti Abc è scaricabile gratuitamente da Apple Store e Google Play Store, attraverso l’applicazione gratuita Edook. «Mettere a disposizione dell’altro il proprio sapere. Migrantes ha il privilegio di toccare con mano la volontà delle persone di farsi coinvolgere nelle tante occasioni e modalità di accoglienza», afferma Sergio Durando, direttore dell’Ufficio Migranti della diocesi di Torino rilevando una solidarietà diffusa che si arricchisce attraverso nuovi linguaggi e canali.

«Dalle famiglie, che aprono la loro porta per accogliere un rifugiato, alle comunità parrocchiali, che nel solo territorio della diocesi di Torino in un anno sono state in grado di ospitare gratuitamente 255 persone con titolo di protezione internazionale, sino a questa bella e utile iniziativa di Benvenuti Abc che ha visto in pochi mesi collaborare professionisti lontani dal mondo dell’accoglienza, come i 120 illustratori che hanno trovato del tempo da condividere e che hanno messo a disposizione della comunità il loro talento. Sempre più è indispensabile sensibilizzare la società sui temi legati all’accoglienza e all’aiuto dell’altro: dovremmo creare più occasioni concrete e precise, come questa, perché ciascuno, avvalendosi delle proprie capacità e possibilità, possa contribuire a rendere migliore il nostro Paese. C’è ancora molto da lavorare, poiché sono ancora tante le fatiche e paure che registriamo sui nostri territori, ma non mancano i segnali positivi da cui partire».

Belle le parole di una illustratrice che ha dato il suo contributo con grande passione ed emozione ed anche il richiamo, soprattutto ai mezzi di comunicazione, della dirigente della Prefettura Giunti che ha ricordato che a fronte di notizie tristi e scoraggianti come quelle di questi giorni in relazione alla mancata accoglienza di migranti di alcune comunità in Italia, ci sono migliaia di buone pratiche a Torino, in Piemonte e in tutto il nostro Paese.

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