Torino: estate in parrocchia non solo per ragazzi...
Estate Ragazzi, ma non solo. La parrocchia torinese di Sant'Alfonso apre le porte anche ad adulti e anziani per far si che il tempo dell'estate sia anche occasione di dialogo, relazione, confronto e non si lasci spazio alla solitudine
Estate «Ragazzi» in parrocchia? Sì, ma non solo, perché giugno e luglio possono diventare occasione di vita comunitaria anche per adulti e anziani. Accade a Sant’Alfonso dove dal 15 giugno prenderà il via, oltre alla tradizionale Estate Ragazzi, anche una «Estate insieme» rivolta «ad adulti senza limiti di età».
«Ogni anno – spiega il parroco don Davide Chiaussa organizziamo 4 settimane per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie. Ma sempre più ci rendiamo conto che sono tanti gli adulti che sul nostro territorio vivono il problema della solitudine, della mancanza di relazioni. Se essere comunità vuol dire favorire il dialogo, il confronto, la fraternità, far in modo che tutti possono sentirsi parte della parrocchia anche se non svolgono un servizio, allora il tempo dell’estate può essere un tempo propizio proprio per questo. Per qualcuno ci sono meno impegni, magari i nipoti sono in vacanza, o più semplicemente si sente maggiormente il peso dell’essere soli, e allora per tutti la parrocchia può diventare luogo di incontro, di aggregazione, di relazione».
«Estate insieme» si articola in 4 settimane, dal 15 giugno al 10 luglio, in concomitanza con l’estate ragazzi. Per tre giorni (lunedì, mercoledì e venerdì), dalle 9 alle 14 sono previste attività diverse con momenti a tema. Le giornate si apriranno con una rassegna stampa all'inizio della giornata poi sono previsti: «i vecchi mestieri», «i giochi di una volta» e laboratori musicali di ballo e canto. Non mancheranno incontri con degli esperti e gite in Torino «alla scoperta della città» o fuori porta. E ancora: sono in programma laboratori creativi in vista anche della partecipazione allo spettacolo di fine estate ragazzi.
«Anche quest’ultimo aspetto – prosegue don Chiaussa - risponde ad una caratteristica che riteniamo importante nella comunità parrocchiale: il dialogo intergenerazionale. Non si lavora a compartimenti stagni, ma ognuno mette a disposizione le proprie capacità e si mette in ascolto dell’altro indipendentemente dall’età, come in famiglia». «È un avvio sperimentale - conclude – e stiamo ancora organizzando; alcune cose si decideranno in base anche agli iscritti. Al momento ci rivolgiamo a quanti per età non possono iscriversi a estate ragazzi: casalinghe, pensionati, anziani e quanti desiderano vivere una nuova esperienza di comunità».
Informazioni più dettagliate e iscrizioni a partire dall’8 giugno in ufficio parrocchiale.
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