Torino, culla dell'Europa Sociale

Dal 17 al 18 Marzo si sono tenuti a Torino la «Conferenza interparlamentare e il Forum internazionale sui diritti sociali» in Europa organizzati dalla Camera dei Deputati italiana, dalla Città di Torino e dal Consiglio d’Europa (organizzazione internazionale a cui aderiscono 47 Stati, a differenza dell’Unione europea che ne conta 28) per esaminare le principali sfide in materia di diritti sociali, così come garantiti dalla Carta sociale europea

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Torino, culla dell'Europa Sociale

La Carta sociale, la cui culla è proprio Torino, dove fu firmata nel 1961, è considerata la Costituzione sociale europea, perché garantisce i diritti sociali ed economici fondamentali come il diritto all'occupazione, all'alloggio, alla salute, all'istruzione, alla protezione sociale e al welfare. Essa quindi completa le tutele predisposte dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali che tutela i diritti civili e politici.

A differenza di quest’ultima, presidiata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo che, attraverso i ricorsi individuali dei cittadini e l’efficacia vincolante delle sue sentenze, consente un elevato grado di effettività dei diritti in essa proclamati, la Carta sociale europea è presidiata da un meccanismo di controllo di natura paragiurisdizionale, basato su un’attività di reporting degli Stati e una procedura di reclami collettivi al Comitato europeo dei diritti sociali.

La Conferenza interparlamentare ha avuto l’obiettivo di fornire ai parlamentari degli Stati membri del Consiglio d’Europa un milieu di discussione sulla applicazione, a livello nazionale, dei diritti sociali fondamentali sanciti dalla Carta e delle politiche sociali destinate a promuovere una società europea inclusiva. Essa è stata promossa nel quadro del Processo di Torino, lanciato nella nostra città nel 2014, con l’obiettivo di migliorare l'attuazione dei diritti sociali a livello nazionale, nell’intento di ridurre le tensioni economiche e sociali e, laddove possibile, facilitare l'adozione delle riforme necessarie. Il tema della Conferenza, aperta dalla Vice Segretario generale Battaini-Dragoni, dal Sindaco di Torino Fassino e dal Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, Marazziti, è stato introdotto dalla Relazione generale di Michele Nicoletti, vicepresidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (organismo diverso dal Parlamento europeo dell’Unione europea). Relazione interessante e articolata che si conclude con un operativo «piano d’azione» per il Processo di Torin, il cui testo è su http://www.coe.int/en/web/turin-process

Il Forum di Torino sui diritti sociali in Europa ha invece aperto al pubblico il dibattito su temi rilevanti come le relazioni  tra tutele dei diritti sociali promossi dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa e il contributo che la Carta sociale può offrire nell’uscire dalla crisi. Dibattito introdotto e animato dalle relazioni di Jean-Paul Fitoussi, Professore di Economia presso l’Istituto di Scienze politiche di Parigi e Olivier De Schutter, Professore di diritto presso l’Università di Lovanio e il Collegio d’Europa, Membro del Comitato dei diritti economici, sociali e culturali dell’Onu, già Relatore speciale sul Diritto al cibo delle Nazioni Unite. Relazioni puntuali ed appassionanti, che hanno toccato alcune delle emergenze contemporanee: dall’inaccettabile violazione, su territorio europeo, dei diritti sociali fondamentali dei profughi e dei migranti a quello della crescente precarietà occupazionale e della sicurezza sociale.

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