Sapori Reclusi e Le Papille mostra fotografica sulla donna
Che cosa significa essere donna oggi, in un mondo complesso che tende sempre più a generare categorie e a richiederne? R-Women cerca di raccontarlo.
Si tratta di un progetto di fotografia internazionale in corso di realizzazione, a cura dell’associazione Sapori Reclusi con il patrocinio del Comune di Torino. Il progetto coinvolge nove artisti e artiste iraniani e italiani.Persone che cercano di andare oltre gli stereotipi, raccontando attraverso la fotografia la condizione femminile nella lotta quotidiana per l’affermazione di sé.
I fotografi e le fotografe presentano un percorso soggettivo in cui indagano una delle possibili sfaccettature dell’essere donna, ciascuno con il proprio bagaglio artistico e con la propria sensibilità. Dalle cime innevate delle montagne iraniane, alle periferie delle città somale, dalla condizione di rifugiate politiche, a quella di cittadine attive nel loro tessuto sociale, ogni fotografo racconta una storia in non più di dieci immagini. Questi singoli sguardi, nel loro insieme, contribuiscono a rendere una visione più ampia della condizione femminile e, per quanto possibile, più aderente alla realtà.
La mostra ha una struttura itinerante: nella sua fase iniziale verrà ospitata a Torino, Milano, Firenze, Parigi e Londra. Ogni mostra verrà accompagnata da incontri e convegni nel segno dell’unione interdisciplinare e cross-tematica dei vari aspetti legati all’essere donna in diverse aree del mondo. I lavori dei singoli professionisti saranno realizzati con materiali, supporti e tecniche diverse.
I fotografi sono: Babak Bordbar, nato a Shiraz (Iran), residente in Francia, foto-reporter e vincitore di numerosi premi; Azin Haghighi, iraniano residente a Tabriz, il suo lavoro sviluppa un percorso volto definire gli effetti dei forti divieti e dei tabù che circondano il mondo del sesso all’interno della società iraniana; Raha Askarizadeh, iraniana e attivista per i diritti delle donne. Attualmente vive e lavora a Beirut. Sajad Arvand, documentarista freelance, è originario di Shiraz, vive e lavora in Iran; Mahdieh Mirhabibi, fotografa iraniana la cui infanzia è stata segnata dalla guerra tra Iran e Iraq, ha visitato numerose nazioni in conflitto, maturando esperienze che l’hanno portata a mostrare con le sue fotografie le cicatrici che la guerra lascia in un popolo.
Davide Dutto, residente in Piemonte, negli anni ha lavorato su una vasta gamma di progetti e tratta con frequenza, tra i vari temi, di reclusione e diritti umani. Shiva Khodabakhsh, fotografa di teatro e spettacolo, racconta la vita quotidiana dei giovani artisti di Teheran; Maryane Majd, fotografa e attivista iraniana per i diritti delle donne, ha lavorato in particolare sulla connessione tra sport e diritti-divieti per le atlete in Iran. Infine Afshin Yousefi, nato e residente a Isfahan, unisce fotografia e speleologia raccontando un Iran naturale e sotterraneo.
L’associazione Sapori Reclusi e il ristorante Le Papille di Torino organizzano un aperitivo giovedì 21, dalle 19, che vuole essere occasione per guardare, ascoltare e conoscere le storie delle donne nel mondo. Il ristorante ospiterà la serata, proponendo la formula special: un calice di vino accompagnato dalle sorprese dello chef a 10 euro. Ci saranno inoltre alcune immagini selezionate in anteprima dalla mostra, acquistabili con un’offerta libera volta a sostenere la realizzazione del progetto con la presenza della giornalista e scrittrice iraniana Azam Barhami che racconterà la sua esperienza di rifugiata politica, leggendo alcune sue poesie.Informazioni: associazione@saporireclusi.org; pagina Facebook/R-Women!
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