Politecnico a gonfie vele

Atka l'imbarcazione disegnata e realizzata dagli studenti del Politecnico sul Po con i ragazzi il Rettore Marco Gili e il direttore della Pastorale universitaria don Luca Peyron. Galleria fotografica

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Politecnico a gonfie vele

 

Dopo il varo del 17 giugno scorso nelle acque del Po, alla presenza del rettore del rettore Gilli, Massimo Sorli e Maurizo Morra di Cella, delegato Fiv, del team leader, Enrico Grassilli,il tutor accademico Giuliana Mattiazzo, e la benedizione di don Luca Peyron, direttore della pastorale universitaria diocesana, Atka, lo skiff disegnato e realizzato dagli studenti del Polito Sailing team, comincia in questi giorni le prove in mare a Sanremo. Il Team velico di corso Duca degli Abruzzi è una squadra studentesca, nata nel novembre 2014, che riunisce quasi una quarantina di studenti accomunati dalla passione per la vela, provenienti dai più svariati corsi del Politecnico.

Dopo la prima deriva, Eva, il team ha realizzato Atka, una imbarcazione innovativa soprattutto per i materiali utilizzati tra cui il basalto, pietra lavica dalle particolari caratteristiche tecniche. Ed è proprio il basalto che ha ispirato gli studenti nella scelta del nome per la loro creazione: Atka infatti è una caldera vulcanica tra le più grandi del mondo. Vulcanica dunque si augurano che sia tanto la barca quanto il suo equipaggio che dal 15 al 18 settembre si misurerà a Venezia con altre squadre universitarie per la 1001 Vela Cup.

Il team si dice fiducioso: «Pur essendo il team più giovane della manifestazione pensiamo di aver lavorato molto bene sia dal punto di vista tecnico progettuale che da quello sportivo permettendo ad i nostri equipaggi di allenarsi regolarmente. Naturalmente siamo consapevoli che gli avversari che incontreremo saranno molto preparati e possiedono un bagaglio di esperienza ben più ampio ma noi ce la metteremo tutta e qualsiasi sia il risultato finale siamo sicuri di vivere, in quei giorni, un'esperienza piacevole e costruttiva insieme a tanti ragazzi provenienti da tutta Italia». Parole di speranza con uno sguardo anche verso il Cielo: «La religione ed il mare sono avvicinati storicamente da un legame profondo e per questo abbiamo chiesto che, oltre alle istituzioni accademiche, anche quella religiosa fosse presente. Grazie alle parole di Don Luca siamo riusciti a raccoglierci in un momento di riflessione e valorizzare ancor di più il varo di Atka per noi molto importante». Buon vento dunque ad Atka ed a questi giovani per questa sfida ed ancora di più per le grandi sfide della vita!

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