Giovani missionari in Tanzania ad agosto da padre Kilasara

Quaresima di fraternità -  tra i progetti il sostegno nel paese africano all’opera del sacerdote che a torino è stato cappellano fino al 2011 

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Giovani missionari in Tanzania ad agosto da padre Kilasara

Bagamoyo, città costiera della Tanzania, fu il principale centro di smistamento degli schiavi, inviati al mercato di Zanzibar prima di essere spediti in America sulle navi negriere. Ed è qui che nel 1863 sbarcarono i missionari della Congregazione dello Spirito Santo (fondata in Francia nel 1703) per promuovere l’istruzione e liberare gli africani dalla schiavitù. Ad alcuni chilometri dalla città, a Mlandizi, nei pressi di Dar es Salaam, padre Peter Kilasara sta oggi realizzando attraverso l’onlus “Krua Children” un centro di formazione professionale per ragazzi di strada e famiglie indigenti, inserito dalla diocesi di Torino tra i progetti da sostenere grazie alle offerte della Quaresima di Fraternità.

In tre anni, a partire dal 2013, il missionario della Congregazione dello Spirito Santo - che dal 2003 al 2011 è stato cappellano a Torino della comunità cattolica anglofona - ha trasformato una fitta boscaglia in un’azienda agricola con abbondante acqua che sgorga dal pozzo faticosamente scavato, una grande serra, casette per lui, gli operai e gli ospiti, estese coltivazioni e allevamento di maiali, capre e pollame (presto

anche le mucche). Lì sorgerà il centro, specializzato in energie rinnovabili per l'abbondanza di vento e di sole in Tanzania. Il nome scelto, “Cor Ardens Mlandizi”, richiama il primo obiettivo del progetto: consentire a giovani tanzaniani “di incontrare Cristo, e così sentire i propri cuori infiammati dall’entusiasmo e dalla nuova speranza in un futuro personale e professionale

appagante nel proprio Paese”.

Proprio la Tanzania è stata scelta come meta del primo viaggio organizzato dall’Ufficio missionario della diocesi di Torino per favorire la conoscenza e l’incontro con altri popoli. Si svolgerà dal 6 al 26 agosto prossimi e parteciperanno circa 10 ragazzi e giovani: sarà la missione di padre Peter Kilasara ad ospitarli. “Già da quattro anni organizziamo un cammino di preparazione per coloro che desiderano vivere un’esperienza missionaria. Questo è il primo anno in cui proponiamo anche un viaggio”, spiega don Marco Prastaro, direttore dell’Ufficio missionario.

Quattro gli incontri nel corso dei quali i partecipanti, prima di partire, sono invitati a riflettere sul senso di un viaggio missionario (non si parte per “fare”, ma per incontrare, conoscere), su cos’è la missione oggi, su cosa significa l’incontro tra persone di culture diverse (rispetto, accoglienza, umiltà), sui temi della povertà, dello sviluppo, della giustizia. “Andare in missione oggi significa affiancarsi a Chiese sorelle che camminano, annunciare il Vangelo con opere, parole e vicinanza”, dice ancora don Prastaro. Ed è questo, infatti, il senso del sostegno economico offerto dalla Quaresima di Fraternità ai progetti di sviluppo nel Sud del mondo.

Il viaggio prevede anche la visita a realtà missionarie con cui l’Ufficio missionario è in contatto, soprattutto la diocesi di Iringa. Ci saranno momenti comuni con altri due gruppi di giovani: quello di MissioGiovani, con provenienza da tutt’Italia, e quello dei Missionari della Consolata che avvieranno in agosto le celebrazioni per i 100 anni della loro presenza in Tanzania.

Nel pomeriggio di domenica 18 giugno prossimo, presso i Missionari della Consolata, i ragazzi che andranno in Tanzania e tutti coloro in diocesi che si apprestano a partire in estate per un viaggio missionario incontreranno, insieme con le loro famiglie e i gruppi di appartenenza, l’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia che li benedirà e darà loro il “mandato”.

La Quaresima di Fraternità 2017 sostiene altri due progetti in Tanzania: la costruzione di un basamento per serbatoio di acqua piovana a Kondor (Dodoma), per dare acqua sicura ai circa 60 bambini e ragazzi dell’orfanotrofio delle Suore di Santa Gemma Galgami; la realizzazione di stalle e fornitura di 12 mucche e 20 maiali per allevamento nella missione del villaggio di Mkiu (diocesi di Njombe) guidata da padre Innocent Thadei, per garantire il sostentamento della popolazione con la produzione di latte e carne.

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