Rouen, il Papa: dolore per questa violenza assurda

Il Papa partecipa al dolore ed all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite.

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Il Papa partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite.

"E’ una nuova notizia terribile, che si aggiunge purtroppo ad una serie di violenze che in questi giorni ci hanno già sconvolto, creando immenso dolore e preoccupazione. Seguiamo la situazione e attendiamo ulteriori informazioni per comprendere meglio ciò che è avvenuto". Sono queste le dichiarazioni a caldo di Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana.

"Il Papa è informato e partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda, con la condanna più radicale di ogni forma di odio e la preghiera per le persone colpite. Siamo particolarmente colpiti perché questa violenza orribile è avvenuta in una chiesa, un luogo sacro in cui si annuncia l’amore di Dio, con la barbara uccisione di un sacerdote e il coinvolgimento dei fedeli. Siamo vicini alla Chiesa in Francia, alla Arcidiocesi di Rouen, alla comunità colpita, al popolo francese".

L'Arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun, che si trovava a Cracovia, è immediatamente ripartito per restare vicino alla propria comunità colpita da questo terribile evento: "Grido a Dio - ha scritto in un messaggio - con tutti gli uomini di buona volontà. E oso invitare anche i non credenti a unirsi a questo grido". Prima di rientrare dalla Polonia Mons. Lebrun ha anche rivolto queste parole ai giovani francesi che partecipano alla GMG: "La Chiesa cattolica non può usare altra arma che non sia la preghiera e la fraternità tra gli uomini, ha detto. Lascio qui centinaia di giovani che sono il futuro dell'umanità. Chiedo loro di non cedere alla violenza e diventare apostoli della civiltà dell'amore".

A Cracovia, dove domani giungerà anche Papa Francesco, è in corso un vertice di crisi tra i Vescovi francesi.

L'assalto

Due uomini sono penetrati dalla porta sul retro della chiesa cattolica di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino a Rouen in Normandia, ed hanno preso in ostaggio un sacerdote, due suore e due fedeli che partecipavano alla Santa Messa del mattino. Gli aggressori, armati di coltelli, hanno poi brutalmente assassinato il parroco, Jacques Hamel, di 84 anni, e ferito gravemente un altro ostaggio.

Al momento non è ancora chiara la dinamica o la matrice dell'attentato, ma si fa strada con forza la pista del terrorismo islamico. Alcuni testimoni raccontano di avere udito anche colpi di arma da fuoco. Secondo quanto riporta il settimanale Le Point, i due assalitori avrebbero urlato "Daesh, Daesh", il nome con cui è conosciuto lo Stato Islamico. Testimoni oculari intervistati dalla BFM-TV raccontano invece che i due uomini si sarebbero avventati sul parroco al grido di "Allah Akbar".

La polizia locale è intervenuta prontamente e le teste di cuoio hanno neutralizzato gli attentatori. Sul luogo è stato fatto anche un sopralluogo da parte degli artificieri per accertarsi che non ci siano trappole esplosive.

Le indagini vengono portate avanti dalla speciale procura antiterrorismo. Uno dei due terroristi era già stato condannato nel 2015 per aver tentato di arruolarsi nella jihad in Siria. Per questo aveva già scontato un anno di carcere ed al momento si trovava in regime di semilibertà ed indossava un braccialetto elettronico.

La rivendicazione dell'IS

Lo Stato islamico, stando a quanto riferisce l'agenzia Aamaq, ha rivendicato l'attacco, "compiuto da due 'soldati' dell'Is".

Il messaggio di Papa Francesco all’Arcivescovo di Rouen

Il dolore, la vicinanza e la preghiera di Papa Francesco sono state testimoniate anche con un un telegramma inviato dal Cardinale Pietro Parolin all'Arcivescovo di di Rouen, monsignor Dominique Lebrun. Nel testo si legge: "Il Santo Padre è particolarmente turbato per il fatto che quest’atto di violenza sia avvenuto in una chiesa durante una Messa, Liturgia che implora Dio di dare la sua pace nel mondo".

"Sua Santità Papa Francesco - prosegue - assicura la sua vicinanza spirituale e si associa alla preghiera e alla sofferenza delle famiglie, e al dolore della parrocchia e della diocesi di Rouen. Invoca Dio Padre di misericordia, affinché accolga padre Jacques Hamel nella pace della sua luce e affinché porti conforto alle persone ferite. Il Signore ispiri a tutti pensieri di riconciliazione e fraternità in questa nuova prova".

La preghiera dei Vescovi Italiani

Il ricordo e la preghiera per padre Jacques Hamel ha aperto anche il primo incontro dei 136 Vescovi Italiani giunti a Cracovia per partecipare alla GMG.

Il dolore per questo attentato è reso ancora più forte proprio dalla distanza rispetto al clima e al significato dell’evento in corso in Polonia: la presenza di 90mila giovani italiani, provenienti da 179 diocesi e accompagnati da 2292 sacerdoti, è all’insegna dell’incontro, della gioia e della fraternità tra i popoli.

La tragedia di stamani si aggiunge a quelle dei numerosi episodi di violenza che si sono susseguiti nelle scorse settimane hanno suscitando sconcerto e preoccupazione. "Ancora una volta - si legge sul sito della CEI - il messaggio evangelico e l’esperienza della Chiesa diventano motivo per non arrendersi a logiche di chiusura o di vendetta, ma per costruire - con una rinnovata testimonianza di fede - una società riconciliata e aperta alla speranza".

Il Cardinale Dziwisz alla GMG

"Preghiamo per tutte le vittime del terrorismo e in particolare per il sacerdote che oggi in Francia è stato ucciso durante la celebrazione dell’Eucarestia". Con queste parole il cardinale Stanislaw Dziwisz ha esordito alla celebrazione della Santa Messa di apertura della Giornata Mondiale della Gioventù 2016 nella spianata di Blonie, alla periferia di Cracovia: "Cracovia - ha aggiunto - vive del mistero della Divina Misericordia, grazie anche all’umile Suor Faustina e grazie a Giovanni Paolo II, messaggero della buona novella, iniziatore delle Giornate mondiali della gioventù, amico dei giovani e delle famiglie: entrambi hanno sensibilizzato la Chiesa e il mondo a questo particolare carattere di Dio".
Alla messa erano presenti 400 mila giovani giunti da 187 paesi del mondo. Domani è atteso l'arrivo di Papa Francesco.

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