Nizza, il dolore del Papa per la terribile strage

Il dolore del Papa per il tragico attentato che ha insanguinato le strade di Nizza provocando 84 morti e 100 feriti. Molti i bambini.

Parole chiave: Nizza (5), attacco terroristico (1), 14 luglio (1), Presa della Bastiglia (1), tir (2), attentato (24), terrorismo (74), Papa Francesco (256)
Il dolore del Papa per il tragico attentato che ha insanguinato le strade di Nizza provocando 84 morti e 100 feriti. Molti i bambini.

“Condanniamo nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace”. Papa Francesco sta seguendo con sgomento e in preghiera le notizie che provengono da Nizza.  Questa mattina Padre Federico Lombardi, ha commentato così la notizia dai microfoni della Radio Vaticana: “Abbiamo seguito questa notte con grandissima preoccupazione le terribili notizie da Nizza. Manifestiamo da parte del Papa Francesco la nostra partecipazione e solidarietà alla sofferenza delle vittime e di tutto il popolo francese in quello che doveva essere un giorno di grande festa”.

Il Santo Padre ha anche inviato a monsignor Marceau, Vescovo di Nizza, tramite il Segretario di Stato card. Pietro Parolin, un telegramma nel quale si legge: “Mentre la Francia celebrava la sua festa nazionale, la violenza cieca ha colpito ancora il paese a Nizza, facendo numerose vittime tra cui dei bambini. Condannando nuovamente tali atti, Sua Santità Papa Francesco esprime la sua profonda tristezza e la sua prossimità spirituale al popolo francese. Affida alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita e si associa vivamente alla pena delle famiglie in lutto. Esprime la sua simpatia alle persone ferite, così come a tutti quelli che hanno contribuito ai soccorsi, domandando al Signore di sostenere ciascuno in questa prova. Implorando da Dio il dono della pace e della concordia, invoca sulle famiglie provate e su tutti i francesi la grazie delle benedizioni divine”.

Il Vescovo di Nizza ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Croix, nella quale mette chiede ai francesi di "non lasciarsi sopraffare dall’odio, dal desiderio di violenza, di discriminazioni o da quello di chiuderci in noi stessi. Bisogna evitare a tutti costi questa deriva, attenzione che il nostro dolore non generi ciò che è all’origine di questi fatti". Compito della Chiesa, ha proseguito Mons. Maceau è: "tenere aperta una finestra che proietti luce su questi aspetti più oscuri dell’animo umano. Crediamo che la compassione e la consolazione siano un mezzo attraverso cui il cuore degli uomini sia toccato dall’amore".

Il tweet di Papa Francesco

In mattinata il Papa ha lanciato anche un messaggio sui suoi profili Twitter: "Prego per le vittime dell’attentato a Nizza ed i loro famigliari. Chiedo a Dio di convertire il cuore dei violenti accecati dall’odio".

L’attacco

Il 14 luglio è la ricorrenza più cara ai francesi che ricordano non solo la Presa della Bastiglia, del 14 luglio 1789, ma anche il giorno della Festa della Federazione del 14 luglio 1790. La gioia del concerto in place Massena, il volo delle squadriglie acrobatiche, la parata, infine lo spettacolo pirotecnico iniziato alle ore 22. Migliaia di famiglie con tantissimi bambini in strada sulla Promenade des Anglais… I terroristi hanno scelto proprio questa data per portare al mondo il loro messaggio di sangue.

Il rumore dei fuochi d’artificio si è confuso con quello dei primi spari. Un tir lungo più di 10 metri, pesante 18 tonnellate, carico di armi e granate, si è scagliato alla velocità di 80 chilometri orari sulla folla, procedendo a zig zag per colpire di proposito il maggior numero di persone. Dal mezzo sono partiti anche colpi di arma da fuoco.

Il bilancio provvisorio è di 84 morti e oltre 100 feriti, 54 dei quali sono bambini. Il terrorista, un franco-tunisino dell’età di 31 anni, è stato ucciso dalla polizia; pare che fosse solo alla guida del veicolo. Il cordone di sicurezza attorno alla città di Marsiglia è stretto, perchè si teme che ci possano essere altri attentatori in libertà.

Gli appelli

Nella notte l’Hotel Negresco è stato trasformato in ospedale da campo per portare i primi soccorsi. Gli ospedali di Nizza hanno lanciato un appello a donare il sangue. Turisti e cittadini si possono recare al centro di rue Auguste Gal 45.

La popolazione è invitata a restare in casa per facilitare le operazioni di soccorso ed i rilievi delle forze dell’ordine, ed anche per rimanere al riparo finchè non saranno più chiare le dinamiche dell’evento.

Lo stato di emergenza in Francia, scattato all’indomani degli attentati dello scorso novembre, è stato prolungato di altri tre mesi. Al momento la Farnesina è in contatto con le autorità francesi e sta verificando la presenza di eventuali italiani tra le vittime. Il Ministero degli Esteri, che ha invitato gli italiani ad evitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni della polizia locale, ha subito attivato l’Unità di Crisi: +39-06-36225.

Per emergenze è possibile anche contattare il Consolato Generale d'Italia a Nizza al n. 0033 (0) 768054804, e il recapito messo a disposizione dalle Autorità francesi: +33 (0) 1 43175646.

La rivendicazione

L'agenzia si stampa Amaq, controllata dal Califfato, ha diffuso un comunicato secondo il quale L’autore dell’attentato sarebbe “un soldato dello Stato Islamico che ha risposto agli appelli a colpire i cittadini dei Paesi membri della coalizione che sta combattendo l’Is”. Sono in corso perquisizioni ed arresti. Tra i fermati ci sono l'ex-moglie dell'attentatore ed altre 5 persone.

Tutti i diritti riservati

Attualità

archivio notizie

16/02/2018

La biblioteca personale di Carlo Donat-Cattin

La riunificazione di migliaia di volumi per continuare a studiare, vita, pensiero e azione politica del leader democratico cristiano in vista del centenario della nascita

16/02/2018

Meditazione sul Crocifisso

La riflessione dello psichiatra e psicoterapeuta per il Venerdì Santo 2016. Perchè interrogarsi fino in fondo

16/02/2018

Chiesa e mass media, un'alleanza necessaria

Parte il Master di Giornalismo voluto da mons. Nosiglia per operatori pastorali e della comunicazione 

16/02/2018

Milioni di volti

Negli sguardi dei più disperati e poveri l'amore di Gesù Cristo