La Madonna che "scioglie i nodi". Il pellegrinaggio ad Augusta

La proposta dell'Opera diocesana del viaggio in Germania

Parole chiave: augusta (1), pellegrinaggio (7), madonna (6), germania (22)
La Madonna che "scioglie i nodi". Il pellegrinaggio ad Augusta

Nel 1986 Padre Jorge Mario Bergoglio (oggi Papa Francesco) si recò ad Augusta  per completare la sua tesi di laurea sul teologo Romano Guardini. Durante il soggiorno in Germania visitò la Chiesa di Sankt Peter am Perlach. Fu lì che per la prima volta vide il dipinto della Vergine Maria, conobbe la storia e la devozione e decise di portare l’immagine a Buenos Aires come un regalo per i suoi parrocchiani. In Argentina Bergoglio iniziò a distribuire le immagini ai sacerdoti e ai fedeli e Maria che scioglie i nodi fu accolta con grande entusiasmo dai fedeli sudamericani. L’8 dicembre 2011 il Cardinal Bergoglio celebrò la Santa Messa a San José del Talar in occasione dei quindici anni dell’intronizzazione dell’immagine nel Santuario. Nell’omelia affermò: «Tutti abbiamo nodi nel cuore, mancanze, e attraversiamo difficoltà. Dio, nostro Padre buono, che distribuisce la sua Grazia a tutti i suoi figli, vuole che noi ci fidiamo di Lei, che affidiamo i nodi dei nostri peccati, i grovigli delle nostre miserie che ci impediscono di unirci a Dio, per fare sì che Lei li sciolga e ci avvicini a suo figlio Gesu». Ma vediamo come nasce questa particolare devozione che si sta espandendo sempre più. All’origine della devozione non c’è un’apparizione della Vergine, ma una storia di vita quotidiana, una storia familiare, che testimonia la grande efficacia della preghiera rivolta a Maria, mediatrice di grazia per gli uomini.

Wolfgang Langenmantel e Sophie Imhoff si sposarono nel 1612 ma, dopo circa tre anni, il loro matrimonio entrò in crisi, tanto che i due sposi iniziarono a considerare molto seriamente l’idea del divorzio. Prima della completa separazione lo sposo decise di recarsi a piedi nel vicino monastero di Ingolstad dove risiedeva il padre gesuita Jakob Rem, conosciuto e stimato da tutti per il suo discernimento, la sua devozione e la sua profondità spirituale. Questi decise di affidare questa situazione all’intercessione della Madonna e insieme pregarono. Nella cappella del monastero si trovava un dipinto della Vergine della Neve: fu davanti a questa immagine che Padre Jakob si inginocchiò per chiedere la grazia della riconciliazione tra i due sposi. In poco tempo la coppia sperimentò gli effetti positivi della preghiera a Dio per il tramite di Maria fino alla mutua riconciliazione. I due sposi, evitato il divorzio, vissero in comunione e felici fino alla fine dei loro giorni.

Un evento straordinario successe a Padre Jakob il 28 settembre 1615 nella cappella del monastero. Durante la preghiera per Wolfgang e Sophie Padre Jakob teneva in mano un nastro particolare: era il nastro  matrimoniale che, secondo l’usanza locale, teneva unite le mani degli sposi come segno del legame indissolubile che si creava in forza del Sacramento.

Quel nastro, però, era pieno di nodi che Sophie aveva fatto ogni qualvolta sorgeva una discussione tra i due coniugi. Sophie aveva affidato quel nastro pieno di nodi a Padre Jakob e alla sua preghiera. Mentre padre Jakob si trovava innanzi al dipinto, prese il nastro  e pregò intensamente la Vergine Maria di sciogliere tutti i nodi che impedivano la pace tra gli sposi.

A questo punto i nodi si sciolsero miracolosamente e il nastro assunse nuovamente il colore candido che aveva il giorno del matrimonio. Passarono gli anni e il nipote di Wolfgang e Sophie, Hieronymus von Langenmantel (1666 – 1709) intraprese la vita religiosa e divenne canonico della chiesa di Sankt Peter am Perlach ad Augusta. Egli dedicò una delle cappelle della chiesa alla memoria della sua famiglia e commissionò una pala d’altare come ex voto, per ricordare il matrimonio dei nonni salvato grazie all’intercessione della Vergine Maria. L’opera è stata attribuita ad un pittore bavarese che completò il dipinto tra il 1699 e il 1700.

La Madonna viene raffigurata in cielo, tra gli angeli, intenta a sciogliere i nodi di un nastro che le viene offerto da un angelo alla sua sinistra. Dopo aver sciolto i nodi, Maria passa il nastro slegato ad un altro angelo che si trova alla sua destra. L’episodio ricorda evidentemente il miracolo avvenuto il 28 settembre 1615, quando i nodi del nastro matrimoniale si sciolsero per l’intercessione di Maria. Viene così sottolineata l’importanza della figura di Maria come mediatrice all’interno della vita della coppia. Lentamente, attorno a questa Madonna, si sviluppa una devozione molto particolare: si inizia a ricorrere a lei soprattutto per i problemi familiari.

Ma la popolarità dell’immagine rimarrà per diversi anni limitata ai territori circostanti. Per circa due secoli l’immagine rimase pressoché sconosciuta nel resto del mondo. Solo nel XX secolo questa immagine mariana uscì dai confini tedeschi per farsi conoscere nel resto del mondo, grazie al futuro Papa Francesco. Maria che scioglie i nodi è venerata a Roma nella chiesa di Santa Anastasia al Palatino. Sono sempre di più le testimonianze dei fedeli che hanno ricevuto benefici, grazie spirituali e che hanno sperimentato l’intervento di Maria per sciogliere dei nodi personali o familiari. Per questo motivo l’Opera Diocesana Pellegrinaggi propone il Pellegrinaggio ad Augusta, nei giorni 8-11 settembre, rivolgendosi in particolare a quanti nutrono una devozione particolare alla Madonna e per quanti (li abbiamo un po’ tutti) hanno qualche «nodo» da sciogliere. Il programma dettagliato lo potete trovare sul nuovo catalogo ‘Nei luoghi della Fede 2016’ a pagina 36.

Ulteriori notizie sulla devozione alla Madonna che scioglie i nodi li potete trovare sull’opuscolo di Miguel Cuartero Samperi, edito dall’edizione San Paolo oppure sul fascicolo analogo delle Edizioni Villadiseriane.

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