Attacco Londra: vescovi inglesi, “le nostre preghiere per tutti coloro che sono stati colpiti”

Dopo il nuovo attacco nella capitale britannica la reazione delle chiese del Regno Unito

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Attacco Londra: vescovi inglesi, “le nostre preghiere per tutti coloro che sono stati colpiti”

Torna l’incubo degli attentati terroristici. Esattamente un anno dopo gli attacchi all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles, il terrorismo ha colpito nel cuore di Londra. Due i morti, al momento di andare in stampa, e una dozzina di feriti in gravissime condizioni. Ma il bilancio è destinato a salire.

Mercoledì pomeriggio un’auto ha investito e travolto una dozzina di passanti sul ponte di Westminster, e poi si è schiantata contro la cancellata del palazzo del Parlamento britannico. Secondo le prime ricostruzioni, un uomo armato ha tentato di fare irruzione attraverso i cancelli, ma è stato fermato e ucciso dalle forze dell’ordine. Subito blindata la Camera dei Comuni e portata portata in salvo la premier Theresa May, che si trovava all’interno del palazzo.

«Stiamo trattando l’incidente come un attacco terroristico», è stato il primo commento di Scotland Yard. La polizia ha chiuso la stazione metropolitana di Westminster e fermato la ruota panoramica del London Eye per ragioni di sicurezza. Misure di sicurezza speciali sono scattate anche al Parlamento italiano, in vista delle celebrazioni per i 60esimo della firma dei Trattati di Roma, che si terranno sabato 25 marzo. 

Poco prima delle 16, ora italiana, un’auto ha travolto la folla sul ponte di Westminster, pieno di turisti, per poi schiantarsi contro il cancello del Parlamento, a pochi passi dal Big Ben. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo alla guida, descritto dai testimoni di mezza età e dall’aspetto asiatico, vestito di nero, è sceso dal veicolo con un coltello. Ha ferito un agente nel cortile di Westminster, tentando di entrare nel Parlamento, ed è poi stato ucciso dalla polizia. Una donna investita è morta, ma un funzionario di polizia ha detto che il numero delle vittime, anche fra i poliziotti, è destinato a salire.

L’attacco a Londra avviene mentre a Bruxelles, il cardinale Jozef de Kesel sta celebrando una veglia di preghiera per le vittime e i feriti nei due attacchi alla città che sono avvenuti esattamente un anno fa, provocando la morte di 32 persone.

I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati  colpiti nell’incidente di Westminster questo pomeriggio”. È la primissima reazione dei vescovi di Inghilterra e Galles all’attacco di questo pomeriggio a Londra alla sede del Parlamento britannico, a Westminster. I vescovi – spiegano da Westminster – stanno attendendo maggiori informazioni da parte delle forze dell’ordine per capire meglio cosa è successo e soprattutto la matrice dell’attacco. Il primo pensiero si rivolge però ai feriti e alle vittime dell’incidente.

“Il mio primo pensiero va alle famiglie di coloro che hanno perso la vita. Prego per le vittime e per chi ora piange la loro perdita”. Così il cardinale Vincent Nichols, presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha espresso il suo “shock” per l’attentato di ieri a Londra, “particolarmente tragico per le famiglie dei giovani turisti francesi rimasti gravemente feriti”. “È importante – ha aggiunto il cardinale, parlando ieri sera tardi a Bbc Radio Essex – che come società teniamo i nervi saldi, restiamo calmi, e lasciamo che la vicenda venga indagata così da conoscere esattamente cosa sia accaduto. Come mi hanno riferito gli ufficiali di Polizia, si tratta di restare calmi ma vigilanti allo stesso tempo”.

Fonte: Sir
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