Verità, giustizia e pace per i popoli del Medioriente

Oggi al Sacro Monte di Varallo per confrontarsi sul futuro della Terra Santa l'Associazione Nova Jerusalem con il Movimento d’Impegno Culturale (MEIC) di Vercelli ed al Comitato interregionale Piemonte e Lombardia della Federazione Italiana Stampa Cattolica (FISC)

Parole chiave: Varallo Sesia (1), associazionismo (1), Terra Santa (17), cattolici (72)
Verità, giustizia e pace per i popoli del Medioriente

Con alcuni amici ho costituito l’Associazione “Nova Jerusalem” nel 2007 al Sacro Monte di Varallo, luogo che riproduce i santuari della  Terra Santa di Palestina  in Occidente. 

Ci siamo proposti da allora  di agire per la pace come risoluzione  dei  conflitti alimentati da situazioni d'ingiustizia , da violazioni dei diritti umani, da interferenze esterne per  motivi di egemonia sui popoli di Palestina/Israele e del Vicino Oriente.

Tre volte all’anno realizziamo dei pellegrinaggi di giustizia  in Palestina ed Israele con quanti desiderano condividere tale esperienza, 50/60 pellegrini all’anno.

In questo modo abbiamo conosciuto  le conseguenze dell'occupazione militare su una parte della Terra Santa di Palestina,chiamata Cisgiordania,

le conseguenze della separazione fra i popoli israeliano e palestinese rappresentata da un muro di centinaia di chilometri alto 9 metri,  le conseguenze dell’assedio di Gaza , la più grande prigione a cielo aperto del mondo con 2 milioni di detenuti.

Quando torniamo raccontiamo secondo verità e giustizia quanto abbiamo visto e  per questo ci chiamiamo “bocchescucite”. Dunque ci sono in giro bocche “ cucite”? E perché lo sarebbero?

Secondo la nostra esperienza sono la stragrande maggioranza di coloro che per indifferenza, per paura di offendere qualcuno, per un pregiudizio ideologico, per una lettura “fondamentalista” della Bibbia  volgono gli occhi altrove e tacciono di fronte all’ingiustizia ed ai conflitti. Questa responsabilità ricade in primis sulla spalle di coloro che hanno scelto per vocazione e per professione d’informare e formare l’opinione pubblica.

L'informazione più corretta possibile, svolta con metodologie adeguate, è preliminare a sviluppare capacità di lettura di fenomeni geopolitici , i cui esiti coinvolgono in misura rilevante il contesto europeo. Si pensi solo agli effetti destabilizzanti di milioni di profughi. ; i palestinesi cristiani e musulmani lo sono da 70 anni.

Ci rendiamo conto che è necessario anche per noi aggiornare progressivamente la nostra competenza per interpretare , definire e comunicare l’evoluzione dei fatti, possibilmente con verità e giustizia.

Il convegno Al mattino dalle ore 10 presso la Sala convegni l'intervento di Fulvio Scaglione vicedirettore di Famiglia Cristiana e Chiara Crucaiti, giornalista de “Il Manifesto” dialogheranno con i convegnisti sul tema “Geopolitica e conflitti nel Vicino Oriente”.

Al pomeriggio dalle 14,30 prenderanno la parola Patrizia Cecconi, saggista e docente di Comunicazione, presidente di Mezzaluna Rossa Palestinese e Chiara Genisio, direttore dell’Agenzia Giornali Diocesani del Piemonte e vice-presidente nazionale di FISC sul tema “Come narrare la questione palestinese al di là di pregiudizi, autocensure e parole devianti”.

 

* Presidente di” Nova Jerusalem”

 

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