Stati Uniti: la Chiesa si connette con i fedeli diventando "social"

La riflessione di alcuni religiosi statunitensi sull'opportunità dell'evangelizzazione attraverso i social media, evitando i rischi correlati

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Stati Uniti: la Chiesa si connette con i fedeli diventando "social"

Vescovi, preti, i leader delle comunità cattoliche negli Stati Uniti cercano sempre più di cogliere le opportunità che i social media, come facebook, twitter, instagram , offrono, evitandone i rischi correlati.

Questo genere di piattaforme infatti, rende possibile il contatto con persone che si possono raggiungere sostanzialmente solo in rete. Afferma padre Jeremy Paulin, direttore delle vocazioni per gli Oblati di Boston: “La tecnologia ha cambiato lo stile di vita delle persone e per la Chiesa è utile essere presenti nel luogo, fisico o virtuale, in cui la gente si trova effettivamente, per iniziare o proseguire una conversazione. Domande o dubbi possono essere posti su una piattaforma online, ma non per questo essi sono meno urgenti o importanti”. La Chiesa amplia così il suo ‘raggio d’azione’, dimostrando di voler venire incontro alle esigenze della società contemporanea, fortemente influenzata dalla tecnologia. Lo scorso luglio, per esempio, nelle ore successive all’attentato di Dallas in cui un uomo aveva ucciso cinque poliziotti, il vescovo della città, monsignor Kevin Farrell, aveva twittato parole d’indignazione, denunciando l’insensata violenza del gesto  ed invitando a pregare per le vittime. Immediatamente centinaia di fedeli avevano risposto con post, link e fotografie di cordoglio, condividendo il messaggio del vescovo di Dallas.

Alcuni padri, come Michael O’Loughlin, parroco della Chiesa cattolica di Denver della “Santa protezione”, ritengono che condividere il Vangelo con una moltitudine di persone sfruttando i social media, sia un efficace e moderno metodo di evangelizzazione. Padre O’Loughlin, nel suo piccolo, cerca di accrescere la fede delle persone e di molti suoi amici cattolici non praticanti postando su facebook messaggi e la Parola di Dio. Spera che questi ‘messaggi di fede’ possano toccare il cuore di tutti.

Sono molti i vescovi americani che pubblicano regolarmente contenuti multimediali sui social network, contando sul seguito di migliaia di persone. Monsignor José Horacio Gòmez, arcivescovo di Los Angeles, è specializzato nei temi legati all’immigrazione, monsignor Seàn Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston  e monsignor Timothy Dolan,  arcivescovo di New York, hanno recentemente raccontato la loro esperienza alla Giornata mondiale della gioventù di Cracovia.

Con sempre più preti attivi online, le diocesi hanno stilato delle linee guida per muoversi sul web. L’obiettivo è quello di usare i social per spronare al dialogo, al rispetto reciproco, a vere amicizie.

Tutto ciò per cercare di essere vicini giorno per giorno a tutti i fedeli e a tutte quelle persone che, leggendo messaggi d’amore e la Parola di Dio, anche se per sbaglio, potrebbero sentirsi toccate nel profondo.

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