Obama in minoranza, elettori cattolici in ordine sparso

Dopo le elezioni dei rappresentanti del Congresso i democratici sono in minoranza 

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Obama

Dopo otto anni i repubblicani tornano a controllare entrambi i rami del Congresso degli Stati Uniti, sconfiggendo nettamente il Presidente Barak Obama e i Democratici alle elezioni di «Midterm» di martedì 4 novembre. Ampiamente prevista era la riconferma dei conservatori come forza di maggioranza alla Camera dei Rappresentanti (i cui 423 seggi sono stati totalmente rinnovati), mentre l’attenzione era concentrata sul controllo del Senato, dove i Democratici costituivano la maggioranza uscente e dove si votava per il rinnovo di un terzo dei parlamentari. Lo spoglio delle schede attribuisce al «Grand Old Party» il controllo di almeno 52 dei seggi dei 100 seggi della Camera Alta, con la possibilità di condizionare pesantemente l’azione del Presidente negli ultimi due anni del suo mandato.

Come dice la parola stessa è una sorta di “controllo politico di medio termine”. I deputati negli Stati Uniti hanno un mandato elettivo che vale solo due anni, poi devono ripresentarsi all’elettorato. In questa occasione però si elegge anche 1/3 esatto del Senato, dove invece i senatori durano in carica 6 anni. La scadenza del 2014 vale anche per i governatori di 36 dei 50 stati i quali ricevono invece 4 anni di mandato. Alle prossime elezioni del dopo Obama nel 2016 gli Stati in scadenza saranno solo 14 mentre il Senato rinnoverà un altro terzo dei suoi seggi.

Nella corrispondenza della Sir di Damiano Beltrami analizza il voto dei cattolici. "Come sempre accade, i cattolici americani non hanno votato in modo unitario. 'Quando parliamo di cattolici negli Stati Uniti ci riferiamo a circa un quarto della popolazione', spiega al Sir William Dinges, ordinario di Storia alla Catholic University of America. “Ma questo non è assolutamente un gruppo omogeneo. C’è un ampio ventaglio di opinioni. Non esiste quindi un blocco elettorale cattolico che sostiene un certo partito”. In alcuni Stati, però, i cattolici sono stati determinanti. È il caso del Colorado, un “battleground state”, uno Stato conteso dove si è discusso molto di aborto in campagna elettorale. E alla fine “ha vinto il candidato pro-life repubblicano”, Cory Gardner, in lizza contro il senatore democratico in carica Mark Udall. “Questo è stato un risultato sorprendente”, osserva Dinges: Obama aveva vinto in Colorado sia nel 2008 sia nel 2012. 

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