Barricalla, come si trattano i rifiuti speciali e pericolosi

Una eccellenza del nostro territorio

Parole chiave: rifiuti (6), dossier (2)
Barricalla, come si trattano i rifiuti speciali e pericolosi

Se si parla di smaltimento di composti industriali particolari ci soffermiamo su una realtà di eccellenza presente nel nostro territorio, la società Barricalla Spa nata a Collegno nel 1984, a capitale misto pubblico (Finpiemonte Partecipazioni) e privato (Ambienthesis e Sereco Piemonte), che gestisce la principale discarica italiana di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. La discarica, vera eccellenza nell’ambito dei rifiuti riconosciuta in tutta Europa, tant’è che dal 1998, possiede la certificazione Emas, si occupa  L'attività della società è quella dello smaltimento in sicurezza, attraverso interramento controllato, di rifiuti solidi pericolosi provenienti dal comparto industriale produttivo e da attività di bonifica.

Per la sua specifica attività di smaltimento di rifiuti pericolosi, la società migliora continuamente  il proprio sistema di gestione e monitoraggio in modo da sviluppare e possedere strumenti sempre più efficienti ed efficaci per la salvaguardia dell'ambiente e la prevenzione di tutti i possibili inquinamenti; L’impianto Barricalla, costruito dopo una attenta valutazione di impatto ambientale (Via), ha una superficie di circa 150.000 metri quadri, un volume complessivo di 912.000 metri cubi ed è suddiviso in quattro lotti. Di questi 2 sono esauriti e sono stati riqualificati in un parco fotovoltaico che produce 1 MW di energia in parte consumata internamente in parte venduta al GSE.

I rifiuti, dopo un rigido controllo in laboratorio, eseguito su tutti i campioni in ingresso, vengono conferiti in discarica mediante una coltivazione a strati. Raggiunta la capacità massima della vasca si procede alla sua sigillatura idraulica con l'impiego di materiali impermeabili quali argilla ed HDPE (high-density polyethylene - Polietilene ad alta densità) ed alla riqualificazione con terreno agrario e vegetazione autoctona. Barricalla sta definendo, in queste settimane, il progetto del V lotto che potrà raccogliere alti 500 mila metri cubi di rifiuti e permettere alla realtà di Collegno di continuare a presidiare un comparto che necessita di controlli e monitoraggi costanti per garantire la salute della popolazione delle comunità e dei territori confinanti l’impianto e mantenere standard ambientali (suolo, aria e  acqua) di assoluta sicurezza e qualità.

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