Stranieri in Italia: superati i 5 milioni

Presentato a Roma il XXV rapporto sull'immigrazione di Caritas italiana e fondazione migrantes focalizzato sui temi dell'incontro e l'integrazione

Parole chiave: migranti (82), immigrazione (42), caritas (52), chiesa (665)
Stranieri in Italia: superati i 5 milioni

Dai dati raccolti emerge come attualmente risiedano nel nostro paese oltre 5 milioni di stranieri (l’8,2% della popolazione), di cui il 52,7% donne. Sono soprattutto romeni, albanesi e marocchini (le tre nazionalità rappresentano il 41,3% del totale) anche se in Italia sono presenti ben 198 nazionalità. Quasi il 60% vive nelle regioni del Nord. Le regioni con il più alto numero di presenze sono Lombardia (23%), Lazio (12,7%), Emilia Romagna (10,7%) e Veneto (10,2).  In termini numerici assoluti, nell’area Ue-28 gli stranieri residenti sono 35,2 milioni, con un aumento del 3,6% rispetto al 2014. Di questi, il 21,5% vive in Germania, il 15,4% nel Regno Unito, il 14,3% in Italia, il 12,4% in Francia.

A fronte del pregiudizio che spesso riguarda la correlazione tra criminalità e popolazione immigrata il Rapporto rivela come gli stranieri in carcere  su un totale di 52.164 detenuti rappresentino il 33,24% del totale (17.340), una cifra in diminuzione rispetto al 2009 quando erano il 37,1%. Anche se le nazionalità più rappresentate sono il Marocco (2.840 detenuti) , la Romania (2.821), l’Albania (2.423) e la Tunisia (1.893), i curatori del rapporto invitano a non fare «frettolose analisi che facciano concludere per l’attribuzione a determinati gruppi etnici di una maggiore propensione al crimine». Le cifre vanno lette, infatti, considerando che queste comunità sono le più numerose e di più antico insediamento in Italia. Tra i reati commessi: 8.192 contro il patrimonio, 6.599 contro la persona, 6.266 in violazione della legge sulla droga, 2.499 contro la pubblica amministrazione e 1.372 in violazione della normativa sull’immigrazione. Reati «di grande impatto sociale – si legge nel volume – che influiscono sulla percezione della diffusione criminale».

Altro dato interessante che emerge dalle pagine del dossier quello che riguarda i bambini: nell’anno scolastico 2014/2015 erano 814.187 gli alunni stranieri nelle scuole italiane, di cui 445.534 nati in Italia, questi ultimi aumentati del 7,3% rispetto all’anno precedente. Rappresentavano il 9,2% della popolazione scolastica italiana, con una crescita annuale dell’1,4%, segno di un insediamento stabile con la propria famiglia. Il valore più alto di alunni stranieri nelle classi è in Emilia Romagna (15,5%), seguita da Lombardia (14,3%) e Umbria (14,2%). Nel Centro-Sud solo il Lazio arriva al 9,3%, mentre l’incidenza più bassa è in Sardegna (2,3%) e Puglia (2,6%). Dati che supportano l’appello più volte espresso da Caritas e Migrantes per una rapida approvazione della legge sulla cittadinanza che preveda l’introduzione dello «ius soli» e un iter particolare per i minori stranieri arrivati da piccoli in Italia.

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