Nativi digitali, oltre alle potenzialità ci sono anche i rischi

Un interessante e preoccupante studio realizzato dal Centro per la Salute del Bambino di Trieste

Parole chiave: tecnologia (8), digitale (8), bambini (21), educazione (29)
Nativi digitali, oltre alle potenzialità ci sono anche i rischi

“Al di là di tutte le raccomandazioni che riguardano l’utilizzo di questa o quella tecnologia, vi è una indicazione di fondo che ci sentiamo di dare a tutti i genitori e agli insegnanti. È importante ed è necessario suscitare l’interesse, l’entusiasmo e l’amore dei bambini per altre attività e dimensioni della vita e delle relazioni, quali la lettura, la musica, il gioco, la scoperta della natura e dell’arte, l’attività fisica e sportiva. Se al bambino sarà data l’opportunità, fin da piccolo, di conoscere e apprezzare altre attività, saprà utilizzare le nuove tecnologie senza esserne sopraffatto”. Così si conclude lo studio “Tecnologie digitali e bambini” a cura del Centro per la Salute del Bambino – Onlus di Trieste (disponibile anche sulla rivista “Medico e bambino”).

Poche pagine schematiche e d’immediata lettura che intendono dare “indicazioni per un utilizzo consapevole” a tutti coloro che si trovano ad avere a che fare con persone al di sotto dei 14 anni e che nella stragrande maggioranza vivono digitale. Ogni strumento (a partire dalla TV, fino ai social network, passando per videogiochi, dispositivi mobili, internet e quant’altro) porta con sé opportunità, rischi e deve essere supportato da raccomandazioni per l’suo in modo che il suo ruolo nella vita dei più piccoli possa essere almeno un po’ benefico. Infatti, l’elenco dei benefici che derivano da questi strumenti “se utilizzati in modo appropriato” c’è sempre ed è sempre consistente, ma mai quanto l’elenco dei problemi che nascono “se utilizzati in modo inappropriato”. In generale tutti questi strumenti hanno conseguenze negative a livello fisico, perché fanno passare molto tempo in una quasi completa immobilità, che se non arginata o compensata da dosi adeguate di movimento porta a patologie quali “obesità, diabete di tipo 2, patologia cardiovascolare e artropatie, mentre contribuiscono ad aumentare l’esposizione alle onde elettromagnetiche, fortemente indiziate di aumentare il rischio di tumori e di patologie riproduttive”.

Ma poi ci sono conseguenze a livello intellettivo, per cui un uso eccessivo di pc o smartphone, rende difficile la concentrazione per lo studio e “ostacola lo sviluppo di alcune importanti funzioni, quali la memoria, la creatività e la capacità critica”. Nell’elenco dei possibili danni ci sono anche insonnia, comportamenti aggressivi, e disturbi dell'attenzione, forme di socializzazione improprie, comportamenti a rischio, fino alla vera e propria dipendenza. Quanto alle raccomandazioni per l’uso, se ne possono sintetizzare due che tornano come un leit-motiv in questa agile guida: limitare il tempo di utilizzo di questi marchingegni e non lasciare bambini / adolescenti  soli nel loro utilizzo, sia che si tratti di TV che di internet. Serve innanzitutto una persona adulta che guidi e insegni come e per che cosa usarli e serve una persona adulta con cui i più piccoli possano condividere e confrontarsi rispetto al virtuale visto e vissuto nel tempo digitale che hanno trascorso. 

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