L'eleganza della Reggia di Venaria intrecciata all'arte contemporanea

Lo scorso venerdì 11 marzo, in una singolare conferenza stampa in sinergia di tre importanti realtà, il Centro Conservazione e restauro "La Venaria Reale", l'Università di Torino e Intesa Sanpaolo.

Una grossa novità nel percorso previsto ed annunciato: alle cure del Centro giungeranno altre opere recenti, realizzate con materiali che danno segno di labilità. Rischiano di scomparire presto: non sempre per volontà dell'autore, ma per reazioni chimiche dei componenti usati, innovativi come l'atto creativo, però non ancora collaudati nel tempo. Con il sostegno di Intesa Sanpaolo, come ha ribadito il suo responsabile dei beni culturali Michele Coppola, sarà possibile realizzare questi interventi di recupero, incorporando inoltre nuovi settori, come quelli di fotografie e pellicole. Conservare e tutelare le collezioni di proprietà per valorizzare il patrimonio rientra nel Progetto Cultura, perseguito da anni. Così, proseguendo l'operazione "Restituzioni" avviata nel 1989, Milano a fine marzo nella Galleria Vittorio Emanuele II esporrà tesori salvati dal degrado.

Anche l'Università, spiega il rettore Gianmaria Ajani, in risposta alle esigenze emergenti, si evolve e delinea una nuova scuola all'interno del corso, con "responsabilità sociale". Mentre da un lato particolare attenzione è dedicata, già dalla scuola primaria, all'orientamento, si dilatano studio e ricerca. Come il summit internazionale in lingua inglese, previsto per il 12-18 settembre prossimo, banco di confronto pluridisciplinare.

Ma il cuore dell'"andare a bottega", lo sottolinea il presidente Stefano Trucco,restano i laboratori della Reggia, dove, sotto la guida di tutor ed esperti docenti, si indagano storie e realizzazioni, materiali e reazioni. Ben riposta la fiducia negli studenti del IV anno di corso, al lavoro su dipinti di Mino Ceretti, Mimmo Rotella e Alberto Moretti. Entusiasta anche la tesista Federica che sta indagando sull'opera "Viola in Libertà" di Aldo Mondino. Così la sontuosità della Reggia diventa spazio che ospita la ricerca di oggi, in armonia.