Sindone, resta un enigma per la scienza

Relazione dell'arcivescovo di Torino all'incontro degli imprenditori Ucid

Parole chiave: sacro telo (1), sacro lino (1), sindone (73), ostensione (31), torino (730)
Sindone, resta un enigma per la scienza

Ormai da secoli un numero sempre più rappresentativo di scienziati sta continuamente impegnandosi in ricerche che sono di un numero indefinito, tanto da far dire che non c’è realtà più studiata della Sindone nella storia. E mentre diversi studi si portano sui problemi di scienza storica e matematica, teorica e sperimentale, il tutto avviene senza dimenticare il rapporto primario che lega quel Telo e la sua immagine alla persona che lo accosta e ne ricava un messaggio di vita.

Mi rendo conto che queste parole possono trovare un’eco diversa nel cuore del credente e in quello del non credente, ma non voglio con esse mettere in dubbio che il diritto e l’invito alla ricerca vale per il credente e il non credente: niente di più bello e fruttuoso del dialogo franco e sincero fra  tutte le componenti della condizione umana. La Sindone è una provocazione per l’intelligenza umana, disse Giovanni Paolo II, e aggiunse che non essendo materia di fede tocca agli studiosi dare risposte appropriate al mistero che essa ancora mantiene. Nell’ultimo studio molto approfondito con le tecniche di indagine più  moderne e sofisticate fatto dall’Enea si afferma che la Sindone non può essere un falso medioevale.

L’Enea inoltre riconosce che quella immagine non è dipinta, non è stampata, non è ottenuta tramite riscaldamento e che non si riesce in alcun modo, in laboratorio, a ripeterne i tratti che presenta. Non c’è risposta alla domanda: come è nata e come qualcuno ha potuto farla in modo così rispondente al Vangelo? Ricordiamo che solo quando si è fatta la prima fotografia, nel 1898, è apparso il negativo della figura dell’uomo della Sindone svelando in modo vero e completo il corpo e le sue piaghe e soprattutto quel volto dalle sembianze così chiare e perfette che sembra appunto una riproduzione fotografica (cosa impossibile in antico), un volto sereno e nella quiete della morte che sembra un sonno ristoratore. A quali conclusioni giungeranno dunque tanti sforzi di ricerca? Sappiamo quali sono le domande a cui cerchiamo risposta, ma non sappiamo che cosa troviamo. Tutto resta ancora un enigma inspiegabile per la scienza. Proprio le difficoltà attraverso le quali si muove il cammino della ricerca ci richiamano al criterio guida di ogni impresa umana: la bontà misteriosa di Dio rende forti e feconde le cose che noi siamo portati a stimare deboli e inutili. 

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