Quando la rete diventa una minaccia

Presentato in sala stampa vaticana contro le molestie sul web, mentre la Santa Sede aderisce all'iniziativa dell'Associazione Meter di don Noto

Parole chiave: Internet (8), rischi (3), tutela (2), giovani (205), vaticano (68)
Quando la rete diventa una minaccia

"Stop alle molestie su Internet". Nel 25° della «Convenzione sui diritti dell’infanzia», adottata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, il fenomeno delle molestie  all'infanzia sulla rete «non deve essere assolutamente sottovalutato perché è in fortissima ascesa a causa della diffusione, soprattutto tra i giovanissimi, degli smartphone».

Il francese Olivier Duval, presidente del Bureau international catholique de l’enfance (Bice) spiega che le prime vittime sono proprio giovani e giovanissimi. Per questo motivo il Bice e il Pontificio Consiglio giustizia e pace lanciano la campagna per sensibilizzare sul fenomeno e per incoraggiare a denunciarlo.

Nella Sala stampa della Santa Sede una ragazza francese di 21 anni, Laetitia Chanut, racconta come per un lungo periodo è stata vittima di molestie via Facebook e sms, che l’hanno condotta alla depressione e a un tentativo di suicidio. Per questo è stata scelta come testimonial della campagna: «Anche se non è facile per me parlare, io ne sono uscita, ma non so se altri come me ci stanno riuscendo».

Da un’inchiesta condotta nel 2013 su 20 mila giovani europei emerge che un giovane su tre confessa di essere stato vittime di molestia su Internet: intimidazione, insulti, parolacce, pubblicazione di foto o video della vittima. Terribili le conseguenze: le molestie provocano ansia, stress, sentimento di vergogna, demotivazione, crollo del rendimento scolastico, depressione fino al suicidio. Spesso le vittime non si confidano con i genitori e le violenze vengono vissute in solitudine e nell’isolamento. Spiega don Fortunato Di Noto, un prete siciliano fondatore dell’«Associazione Meter»: «Molti non parlano per cui non si ha la percezione del danno. Ma la vita virtuale non è virtuale. Ha un’incidenza profonda nella vita reale con lesioni che si porteranno per tutta la vita».

Tra le «periferie» di cui parla molto spesso Papa Francesco c’è anche «le periferie digitali dove troppo spesso si naufraga per scopi di male» perché favoriscono le identità «fluide e nascoste». In queste «favelas tecnologiche» del terzo millennio è facile naufragare. Molti minori sono adescati e irretiti, diventano vittime di pedofilia a opera di chi, facendosi scudo dell’anonimato, approfitta della loro ingenuità. Su Facebook esistono nel mondo 90 milioni di profili falsi, e in Italia sono 10 milioni e ci sono anche 200 mila minori che hanno un profilo falso.

La dottoressa Flaminia Giovannelli, sottosegretario del Pontificio Consiglio, sottolinea il ruolo essenziale della famiglia che deve essere aiutata e accompagnata soprattutto perché solo «l’affetto può condurre i ragazzi ad aprirsi e confidarsi, e la confidenza è il primo passo per lottare contro questa piaga».
Il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio constata che «l’umanità non è ancora riuscita a sradicare completamente le diverse forme di violenza e di sfruttamento nei confronti dei bambini». E anzi la lista delle diverse forme di violenza sui minori si allunga e si moltiplica: «Basta pensare ai minori che sono vittime della tratta, ai minori stranieri non accompagnati, alle giovani vittime di matrimoni forzati e a quelle che sono indotte a offrire conforto sessuale ai terroristi».

La Santa Sede lavorò moltissimo alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso – sotto la spinta di san Giovanni Paolo II – alla stesura della «Convenzione sui diritti dell’infanzia» e fu tra i primissimi Stati a ratificarla. Il cardinale Turkson sottolinea il ruolo centrale dell’educazione perché «per affrontare questo fenomeno è necessario educare i giovani a riconoscere negli altri persone di pari dignità, da considerare non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare».

I social networks sono reti positive, che aiutano la socializzazione, «ma possono diventare luoghi di minacce e di molestie», spiega il sacerdote siciliano: «MySpace, lo scorso anno, ha cancellato in Italia più di 90 mila profili di molestatori. Mi è capitato di scoprire un caso, sulla chat del social “Ask” in cui una minore era stata accerchiata da una serie di utenti adulti che si erano accordati per molestarla. Inoltre la rete non dimentica ed è quindi pericoloso immettere sul web informazioni e immagini soprattutto relative a minori. Purtroppo l’85 per cento dei giovani parla con difficoltà con gli adulti di ciò che accade nella loro vita in rete». 

L’Associazione Meter ha in corso, fino al novembre 2015, la campagna nazionale dal titolo «In riga su Internet» indirizzata agli studenti, sia nativi digitali e sia «mobile born», cioè quelli cresciuti con il tablet in mano. «La regola salva la vita» spiega il sacerdote: «Per questo abbiamo pensato di proporre dieci piccole regole. 1) Informa sempre i tuoi genitori sull’elenco degli amici con cui chatti; 2) non pubblicare i tuoi video e le tue foto sui canali online, soprattutto se non sei vestito; 3) utilizza il computer con cautela e per giusti scopi; 4) utilizza il cellulare e il tablet solo nei momenti opportuni; 5) non condividere dati personali su Internet; 6) non falsificare la tua età per iscriverti sui social network (aspetta l’età giusta!); 7) installa l’antivirus sul computer, sul cellulare e sul tablet; 8) Scarica solo materiale gratuito e adatto alla tua età e non scaricare materiale pirata; 9) non usare Internet per fare del male agli altri (cyber bullismo); 10) se qualcuno ti propone incontri offline o di inviare tue foto, chiedi aiuto a un adulto».

In sostanza, se è vero che non si può imbavagliare la rete, è altrettanto vero che occorre educarsi per evitare i naufragi e gli incontri con i «mostri». 

Vita Chiesa

archivio notizie

31/01/2018

Nosiglia nella festa di Don Bosco: "impariamo ad ascoltare i giovani!"

L'Arcivescovo nella Messa per la festa di san Giovanni Bosco ha esortato gli educatori a mettersi in ascolto di tutti i giovani, specialmente i ragazzi "più difficili" e invisibili, nei diversi ambienti della loro vita

30/01/2018

Il Papa alla Rota Romana: "nei processi matrimoniali centrale è la coscienza"

L'Appello di Francesco - Rivolgendosi ai membri del Tribunale della Rota Romana il 29 gennaio Bergoglio ha esortato ad «evitare che l’esercizio della giustizia venga ridotto a un mero espletamento burocratico»

22/01/2018

Mons. Luigi Testore Vescovo di Acqui

Mons. Luigi Testore, della Diocesi di Milano, già segretario del cardinale Martini, il 19 gennaio è stato nominato da Papa Francesco Vescovo di Acqui (Alessandria); succede a mons. Micchiardi 

01/01/2018

Si apre il 2018, Nosiglia con il Papa per migranti e rifugiati: "uomini e donne in cerca di pace"

Nella Messa di Mezzanotte nella Solennità di Maria Ss. Madre di Dio il 1 gennaio 2018 l'Arcivescovo di Torino ha rilanciato l'appello alla città "a garantire, attraverso un impegno corale, progetti di accoglienza e integrazione per chi fugge da guerra e miseria e chi vive nella fragilità"