Il cardinale Angelo Bagnasco: "Ci sia uno scatto di solidarietà e di unità da parte dell'Europa"

La riflessione dell'Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana sulla situazione internazionale dopo i tragici fatti di Parigi e del Mali e un'analisi sulla deriva antropologica sempre più presente nella modernità

Il cardinale Angelo Bagnasco: "Ci sia uno scatto di solidarietà e di unità da parte dell'Europa"

“La strage di Parigi è un altro fatto dolorosissimo che mette inquietudine, ma che non deve spaventare l’Europa, né tanto meno la Francia a cui esprimo, come Presidente dei Vescovi italiani, tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza; le esprimo sia alla Chiesa francese sia al Paese. Questo è un momento che deve suscitare riflessione sia per questi atti terroristici in atto, sia per non reagire in modo indebito che non risolverebbe niente. Reagire alla violenza con altra violenza non risolverebbe nulla, ma moltiplicherebbe soltanto l’odio. La reazione deve essere quella di una maggiore vigilanza, che ritengo sia possibile in un senso di compattezza del popolo, non per rinchiudersi ma per continuare a vivere con fiducia in modo operoso, vigile e solidale. Una società più solidale di natura sua è un antidoto a infiltrazioni violente.

Di fronte al terrorismo, l’Europa può fare uno scatto di solidarietà e di unità, basta che non sia un costruire muri, perché questo non servirebbe a nulla. Sarebbe una pessima reazione, benché comprensibile da un punto di vista emotivo, ma non da un punto di vista razionale. Purtroppo bisogna dire che in certi momenti difficili e terribili come questo potrebbe essere un’occasione per l’Europa quella di avere un’anima, e non sia solamente un’Europa economica e finanziaria, ma un’Europa di civiltà, di solidarietà umana e di popolo. Strage in nome di Dio? Credo che purtroppo il nome di Dio venga utilizzato come un paravento per altri scopi, per altre strategie: Dio non può mai essere chiamato in causa per delle stragi!”.

Nell’orizzonte di un “umanesimo transumano”, la cultura “esasperatamente liberista conduce a un individualismo sottomesso”, ha osservato ancora il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, nella lectio magistralis di apertura dell’anno accademico 2015–2016 della Pontificia Università Lateranense, sulla “Laudato si’”. “Se la crisi ecologica è un emergere e una manifestazione esterna della crisi etica – ha sottolineato il porporato, citando le parole del Papa – non possiamo illuderci di risanare la nostra relazione con la natura senza risanare le relazioni umane fondamentali”. Per Bagnasco, abbiamo inoltre “bisogno di riscoprire qualcosa cui rimanere fedeli perché questo vale di più della stessa vita”. “

Siamo presenti – l’interrogativo posto dal cardinale – in queste piazze dove si forma il pensare comune? Cerchiamo di fare emergere le incongruenze e le menzogne cui le generazioni sono sottoposte, soprattutto i più giovani?”. Oggi “viviamo in una bolla di menzogne che assumono sempre più la parvenza di realtà, si gioca sull’equivoco di una libertà intesa come rispetto e non invadenza del campo altrui, misurante i valori e i principi, e non misurata dai valori e dai principi”. “L’insidia dell’autoreferenzialità è sempre presente per tutti”, ma assecondandola, ha ammonito Bagnasco, “si resterebbe fuori dalla storia e soprattutto non si servirebbe la storia”.

Fonte: Sir
Comunicato stampa
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