Famiglia, imprese e istituzioni alleate per uscire dalla crisi

Introdurre misure per il sostegno all’occupazione femminile e strumenti che permettano di armonizzare vita professionale e familiare: sono le richieste che il pontefice ha inviato in un messaggio all’apertura del Festival della Famiglia di Riva del Garda

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Famiglia, imprese e istituzioni alleate per uscire dalla crisi

Le buone pratiche attive nel nostro Paese ci sono, ma devono essere fatte conoscere ed “esportate”. C'è bisogno di una cultura aziendale favorevole, di un territorio e di una cornice normativa che spingano in questa direzione. Un ruolo decisivo è naturalmente quello giocato dalle istituzioni, che nella famiglia e in tutto ciò che ruota attorno alla famiglia devono investire, credere, formare.Sono questi gli ingredienti della terza edizione del Festival della Famiglia che si tiene oggi a Riva del Garda.  All’inaugurazione erano presenti Alberto Bertolini, vicesindaco del Comune di Riva del Garda e coordinatore del “Distretto Famiglia Alto Garda”; Luigi Bressan, Arcivescovo della Diocesi di Trento; l’assessora regionale Violetta Plotegher e Franca Biondelli, Sottosegretaria del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Politiche della Famiglia.

La stabilità dei nuclei familiari passa anche per sistemi che garantiscano la possibilità di conciliare famiglia e lavoro. E’ il nucleo del messaggio che Papa Francesco ha inviato in apertura del 3° Festival della Famiglia, organizzato a Riva del Garda dalla Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. “Non è sufficiente ribadire l’importanza della famiglia e affermare i suoi diritti” spiega il Pontefice. “Occorre considerare concretamente come possono articolarsi i compiti della famiglia e quelli della società, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra vita professionale e vita familiare”.

Bergoglio, nel suo messaggio, ricorda i diritti della famiglia, connessi con la sua missione “al servizio dei suoi membri” ma anche i doveri: “deve cioè offrire la sua collaborazione al servizio della comunità”. Un rapporto dialettico indispensabile anche per il rilancio economico del Paese, strettamente connesso con l’inversione di rotta dell’attuale andamento demografico. Per renderla possibile, secondo Papa Francesco, occorrono politiche familiari e un aiuto alle fasce di popolazione più svantaggiate sul piano materiale e morale. A partire dai problemi dell’occupazione femminile: “molte donne – osserva Bergoglio – avvertono il bisogno di essere meglio riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che esse svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale, nelle aspirazioni in seno alla famiglia e alla società”. 

L’appello del Papa è di evitare quindi che per esigenze economiche “la donna sia costretta a un lavoro troppo duro e aun orario troppo pesante, che si aggiunge a tutte le sue responsabilità di conduttrice della casa e di educatrice dei figli. Ma soprattutto bisogna considerare che gli impegni della donna, a tutti i livelli della vita familiare, costituiscono anche un contributo impareggiabile alla vita e all’avvenire della società”.

Famiglia

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