Torino, la nostra "parrocchia" cinese

Quattro giovani cinesi sono diventati cristiani nella Veglia pasquale in Cattedrale presieduta dall'Arcivescovo. Don Giuseppe Chen a Torino accompagna la comunità di cristiani provenienti dalla Cina

Parole chiave: cinesi (2), catecumeni (2), cappellano (3), comunità (43), Torino (730), Cina (12)
Torino, la nostra "parrocchia" cinese

C’erano anche Xue Yong, Zhao Hongming, Rong Rui, Liu Xinyue, tre ragazzi e una ragazza cinesi, fra i catecumeni che hanno ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Veglia pasquale presieduta dall’Arcivescovo nella Cattedrale di Torino il 26 marzo.

Xue proviene da Nanchino, capoluogo della provincia di Jiangsu, mentre gli altri ragazzi sono originari dello Shandong. Fanno parte della comunità cinese di Torino che è ospitata presso la parrocchia Santa Monica e che conta due famiglie cattoliche e quattro famiglie di religione mista, come racconta il cappellano cui sono affidati i fedeli cinesi, don Giuseppe Chen, che tre anni fa è giunto in Italia dalla diocesi di Xi'an, capoluogo della provincia dello Shaanxi, come primo sacerdote cinese chiamato dall’Arcivescovo a guidare la comunità dei propri connazionali cristiani a Torino.

Molti di questi sono giovani immigrati che arrivano da una cultura in cui la religione cristiana non è apprezzata. «In Cina non si parla bene della Chiesa, ne vengono messi in risalto solo gli aspetti negativi e autoritari, che la maggior parte dei cinesi, soprattutto coloro che sono figli della rivoluzione maoista, rifiutano con forza» - racconta don Chen «ma, una volta giunti in Italia, molti giovani ne sentono parlare, spesso dai compagni di scuola, si incuriosiscono e si informano. Xue, per esempio, si è messa in contatto con me attraverso internet. Io cerco di promuovere la conoscenza Vangelo; ogni mese organizzo un pranzo per tutti i ragazzi cinesi e cerco di parlare loro del messaggio di Cristo, di avvicinarli al Vangelo. Alcuni non tornano più, ma altri restano, e piano piano si lasciano pervadere dall'amore di Dio e lo abbracciano. Certo, come ogni essere umano, si pongono delle domande. Un ragazzo una volta mi ha chiesto se la fede fosse contro la cultura cinese. Gli ho risposto di no, perché la fede non è una cultura, è semmai un concime che aiuta a crescere intimamente, come individuo, all'interno della propria cultura. Sono preoccupati di perdere il legame con le proprie origini, ma cerco di far capire loro che la religione non vuole privarli di nulla, anzi rispetta la loro identità, e la arricchisce».

Oltre a guidarli nel cammino spirituale, don Chen aiuta i ragazzi ad integrarsi nella nuova comunità che li accoglie, soprattutto attraverso il lavoro di volontari della parrocchia che insegnano loro la lingua italiana. Inoltre don Chen gestisce un centro di accoglienza per gli stranieri senza permesso di soggiorno e si reca regolarmente negli ospedali per visitare i malati cinesi, cristiani e non. Ogni domenica celebra la Messa per la comunità cinese presso la parrocchia Santa Monica, in italiano. Il cinese infatti viene usato per celebrare le funzioni solo in occasione delle festività.

In questo triennio di servizio il cappellano ha svolto il suo compito egregiamente: la comunità dei suoi conterranei è perfettamente inserita nella realtà della diocesi di Torino, e la convivenza tra autoctoni e immigrati è serena e armoniosa, e con questa consapevolezza don Chen può giungere onorevolmente al termine del suo mandato, previsto per giugno.

Tutti i diritti riservati

Mondo

archivio notizie

19/10/2017

Cristiani sempre più perseguitati, il rapporto di "Aiuto alla Chiesa che soffre" 2015-2017

«Perseguitati e dimenticati» è il titolo del rapporto «sui cristiani oppressi per la loro fede tra il 2015 e il 2017» di Aiuto alla Chiesa che soffre: sempre peggiore la situazione. Lo studio è frutto di ricerche sul campo in 13 Paesi: Cina, India, Iraq, Pakistan, Siria, Sudan, Turchia, Egitto, Eritrea, Iran, Nigeria, Arabia Saudita e Corea del Nord 

24/03/2017

Nel 2016 uccisi nel mondo 28 missionari

XXV Giornata dei missionari martiri, 24 marzo 2017 - nell'anniversario dell'assassinio di mons. Romero la preghiera per la pace per laici e consacrati ammazzati in terra di missione 

09/02/2017

La svolta autoritaria del "sultano" Erdogan

La complessa situazione dello Stato che unisce il mondo arabo e islamico con l'Occidente

04/01/2017

Congo, la Chiesa strappa l’accordo: elezioni nel 2017

Cosa succede nel cuore dell'Africa