«La Città sul monte»: la nuova lettera di Mons. Nosiglia

La nuova lettera pastorale 2016-2017 per la comunità ecclesiale torinese in comunione e relazione con tutta la città da domenica 11 settembre, a partire dalle ore 12, il pdf sarà disponibile sul sito www.diocesi.torino.it sarà anche distribuita e inviata agli abbonati dei giornali diocesani

Parole chiave: torino (730), lettera (17), chiesa (665)
«La Città sul monte»: la nuova lettera di Mons. Nosiglia

Il titolo «La città sul monte» si riferisce alle parole di Gesù «Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città collocata sopra un monte» (Vangelo di Matteo 5, 14). La Lettera delinea il programma di lavoro per la diocesi di Torino nel prossimo anno pastorale: un cammino che sarà incentrato sulla riflessione sui temi della «Evangelii gaudium» di Papa Francesco e sulle indicazioni del Convegno nazionale della Chiesa italiana di Firenze, celebrato nel novembre 2015. La Lettera di mons. Nosiglia intende dunque essere uno «strumento di lavoro» da utilizzare in ogni parrocchia, così come indicato dall’Assemblea diocesana.

L’arcivescovo indica due percorsi prioritari: il riassetto della diocesi e la scelta di famiglie, giovani, poveri come campi di lavoro per l’evangelizzazione. Il riassetto della diocesi non è un problema organizzativo (chiudere parrocchie, spostare sacerdoti…), ma una importante questione di Chiesa e di pastorale: si tratta infatti di coinvolgere tutti i credenti del territorio, in modo che tutti si sentano corresponsabili dell’impegno della propria comunità. Lo spirito del servizio è quello della «fraternità», valore che mons. Nosiglia ha posto al centro del suo messaggio alla Città per la festa di San Giovanni.

La Lettera pastorale è diversa dalle precedenti dell’arcivescovo: ad una prima parte, breve, di riflessione e sintesi, seguono due serie di schede: una dedicata ad approfondire i contenuti della «Evangelii gaudium» di Papa Francesco (al centro della vita di fede oggi c’è l’annuncio gioioso del Vangelo di Gesù Cristo). Una seconda parte è formata da 5 schede che approfondiscono gli «ambiti» indicati dal Convegno di Firenze: «Uscire», «Annunciare», «Abitare», «Educare», «Trasfigurare».

Fonte: Comunicato stampa
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