Cei, il messaggio 65ª Giornata nazionale del ringraziamento

Domenica 8 novembre per la festa cristiana che quest'anno si lega con l'Enciclica Laudato Si

Parole chiave: ringraziamento (1), cei (30), vescovi (60)
Cei, il messaggio 65ª Giornata nazionale del ringraziamento

Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo che ci circonda, che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno, e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione» .

Il grido di allarme di Papa Francesco nell’enciclica «Laudato si’ per la cura della casa comune» (24 maggio 2015) risuona alto e forte. E al «Suolo, bene comune» è dedicato il messaggio dei vescovi italiani per la 65ª Giornata nazionale del ringraziamento di domenica 8 novembre 2015.                                                                                                                          

Il «Giorno del ringraziamento, Thanksgiving Day» è una festa di origine cristiana celebrata negli Stati Uniti dal 1777 come gratitudine verso Dio per il raccolto. In Italia si celebra dal 1951, per iniziativa della Coldiretti, nella seconda domenica di novembre, tra la festa San Martino di Tours (11 novembre) e la festa di Sant’Antonio abate (17 gennaio). Già Benedetto XVI ricordava «l’impegno di decidere assieme con l’obiettivo di rafforzare quell’alleanza tra essere umano e ambiente che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio, dal quale proveniamo e verso il quale siamo in cammino».                                                                                                                             

Papa Francesco usa le parole dell’etica e della dottrina sociale radicandole, con Francesco d’Assisi, nel linguaggio della bellezza e della meraviglia: «Il mondo è qualcosa di più che un problema da risolvere, è un mistero gaudioso che contempliamo nella letizia e nella lode». L’esortazione apostolica «Evangelii gaudium» (24 novembre 2013) osserva che l’umanità rappresenta l’elemento che apre la terra verso nuove armonie o nuovi disordini, in base alle scelte che operiamo; sarebbe sconsiderato chi distruggesse il territorio da cui dipende la propria vita.                                                                         

Nessuno se ne è accorto ma il 2015 è stato dichiarato dall’assemblea dell’Onu «Anno internazionale del suolo», un bene comune fondamentale: come ben sa il mondo agricolo, molto grave è il rischio per il futuro dell’umanità. Sul suolo si riflettono gli squilibri della società e dell’economia. Francesco osserva: «La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi». Peccato è l’inquinamento che colpisce la salute di tanti e che può essere causato «dal trasporto, dai fumi dell’industria, dalle discariche di sostanze che contribuiscono all’acidificazione del suolo e dell’acqua, da fertilizzanti, insetticidi, fungicidi, diserbanti e pesticidi tossici». L’enciclica evoca la figura di Caino per indicare quanto profondamente la rottura dell’alleanza con il prossimo spezzi il radicamento nella terra e la possibilità di godere dei suoi frutti. L’umanità deve vincere numerose sfide.                                          

1) Si tratta di custodire la fertilità del suolo e – scrivono i vescovi - «occorre condividere e approfondire riflessioni su modelli agricoli e pratiche produttive che espropriano gli agricoltori e le comunità locali di questa responsabilità. Serve un “nuovo patto” che assicuri nuove soluzioni lungo tutta la filiera alimentare, dalla produzione al consumo ai nuovi stili di vita».      

                                                                                        

2) Si tratta di prestare attenzione alle destinazioni d’uso della terra, che talvolta ne distorcono la struttura ecosistemica. Dice la «Laudato si’»: «La deforestazione per finalità agricola» crea molti problemi anche in Italia. Serve – scrivono i vescovi - «uscire da una logica della provvisorietà denunciando i costi del non fare. Le comunità devono dotarsi di strumenti di valutazione e di scelta per riconoscere e promuovere le iniziative che tutelano il suolo. La prudenza dell’agricoltore e il bilanciamento tra progresso scientifico e consuetudini vanno riconosciuti e rivalutati» come «parte di quella bellezza che ammiriamo da un finestrino di un mezzo in corsa (auto, treno) è frutto di questa saggezza contadina che non è scomparsa».                         

3) Anche più grave su scala internazionale è «l’accaparramento di terra da parte dei soggetti con maggiori disponibilità economiche».                                                                                         

4) Questo fenomeno chiama in causa il diritto dell’accesso alla terra e alle risorse ittiche e forestali, che la dottrina sociale della Chiesa proclama «destinazione universale dei beni». La comunità internazionale ha reagito agli scandali con l’approvazione nel 2012 in sede Fao di «Linee guida volontarie per una governance del diritto alla terra e alle risorse naturali», un programma che prevede procedure per la difesa e tutela dei più deboli. Riforme che possono favorire un ritorno alla terra, in particolare dei giovani.                                                                                                 

L’enciclica bergogliana individua come compito specifico delle comunità ecclesiali «l’attenzione per la dimensione educativa e formativa»: si tratta di imparare a sentirsi parte di una comunione creaturale sulla terra e a percepirsi come amministratori di un prezioso bene comune. Si tratta di imparare – concludono i vescovi - «la dimensione del ringraziamento, mettendosi alla scuola indicataci dall’Eucaristia. La pratica di chi lavora la terra, in tale prospettiva, è inserita in un cammino che orienta la terra verso il suo Creatore», come scrive Francesco nell’enciclica: «L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato. Il mondo, che è uscito dalle mani di Dio, ritorna a Lui in gioiosa e piena adorazione».                                                                                                          

 

 

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