"Missionari di misericordia"- il mandato ai giovani in partenza per le periferie del mondo

Il 19 giugno nella parrocchia San Cassiano di Grugliasco mons. Nosiglia conferirà il mandato ai gruppi di giovani che nell'estate vivranno un'esperienza nei luoghi di missione legati alla Chiesa torinese. Tra essi la diocesi di Zè Doca in Brasile e la Tanzania dove operano i missionari della Consolata

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"Missionari di misericordia"- il mandato ai giovani in partenza per le periferie del mondo

«Missionari della misericordia». È il senso più pieno del mandato che l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia conferirà domenica 19 giugno alle 15 presso la parrocchia San Cassiano di Grugliasco (via Cravero 18) ai gruppi di giovani che la prossima estate vivranno un’esperienza missionaria nelle periferie del mondo, in particolare in Africa e America Latina. Le destinazioni principali si trovano in quell’«ultima parrocchia diocesana più in periferia», in quel mondo così legato a Torino e alla diocesi subalpina, che ogni settimana cerchiamo di raccontare sulla Voce del Popolo nella pagina «Nel Mondo». Luoghi dove si manifesta la misericordia di Dio nel servizio e nell’opera preziosa dei missionari, delle congregazioni religiose, dei volontari di associazioni e onlus che da anni portano avanti progetti di cooperazione internazionale, ma soprattutto di scambio e condivisione fra Chiese sorelle, in cui si offre e si riceve camminando insieme.

L’Ufficio missionario diocesano coordina i diversi progetti in quest’ottica e dunque le iniziative dei viaggi di avvicinamento alla dimensione della missione.

«Al centro delle diverse esperienze missionarie – sottolinea don Marco Prastaro, direttore dell’Ufficio missionario – c’è l’incontro con delle persone, con degli amici. ‘Andate ed annunciate il Vangelo ad ogni creatura’ (Mc 16, 15). È questo il mandato della missione – evidenzia don Prastaro –  che si persegue creando legami di cooperazione, scambio e fraternità con le giovani Chiese sorelle che sosteniamo con il nostro aiuto. Legami che permettono in primo luogo a noi di essere arricchiti dai diversi modi di vivere la fede e dalla cultura dei popoli con cui veniamo in contatto. Prima di tutto si porta la propria esperienza di Chiesa locale aprendosi a tutto campo al confronto con quella che si incontra». «Incontro fra culture, giustizia, povertà e sviluppo e Chiesa missionaria» sono i temi che il Centro missionario diocesano ha sviluppato nel corso di «Sulle rotte del mondo», percorso di formazione, che si è tenuto da marzo a maggio, per i giovani che si apprestano a partire. Un itinerario che ha spronato i gruppi a vivere l’esperienza del viaggio con lo «stile» di chi incontra, condivide, ascolta, rispetta, riscopre la «manifestazione» di Dio nella storia di altre comunità e popoli. Sono oltre cento i giovani in partenza.

Significativo il viaggio che la parrocchia San Cassiano di Grugliasco ha organizzato con 19 animatori che prestano servizio nelle attività della comunità e dell’oratorio. Dal 15 al 28 agosto, accompagnati dal parroco don Paolo Resegotti e da mons. Carlo Ellena, Vescovo emerito di Zè Doca in Brasile, si recheranno nei luoghi dove la diocesi di Torino dal 1992 è stata in prima linea nel sostenere il processo di costruzione della Chiesa locale

«Lì rimane sono più don Mario Racca – racconta il Vescovo Ellena, fidei donum torinese in Brasile da sacerdote e poi da vescovo per vent’anni - Per il resto sono presenti sacerdoti locali che hanno maturato la propria vocazione e formazione grazie ai missionari torinesi. Quando sono andato via io – prosegue – ho constatato come Torino abbia negli anni costruito la Chiesa locale di Zè Doca, di Belém. Ed è proprio questa esperienza di scambio che vogliamo che vivano i nostri giovani, spesso del tutto estranei alla dimensione della missione e che possono portare nel servizio in parrocchia e nella vita, soprattutto per degli animatori. La Chiesa è per sua natura missionaria, se non si esce non si può portare il Vangelo neanche nel proprio oratorio».

«Ed ecco la proposta rivolta agli animatori e un percorso di preparazione – commenta il parroco don Resegotti – che i ragazzi hanno vissuto lungo tutto l’anno, esperienze forti che rimarranno impresse in loro spronando a domande sul loro percorso di fede e di crescita. Attraverso l’incontro con altre comunità che vivono la Chiesa si comprende quanto essa si universale e in quest’ottica è necessario impostare un cammino pastorale». Prima tappa del viaggio sarà l’isola di Marajó, alle foci del Rio delle Amazzoni dove la popolazione vive in palafitte e barconi, i ragazzi vivranno i primi giorni condividendo lo stile di vita e la cultura dei popoli ospitanti. Si visiterà la diocesi di Castanhal guidata da un vescovo di origini bresciane che ha costruito un centro di accoglienza che aiuta i giovani ad uscire dal tunnel della droga. Infine si giungerà nella diocesi di Zè Doca dove in particolare si vivrà a contatto con la popolazione dei villaggi dell’Amazzonia fra gli Indios e infine nella capitale San Luis.

Altri 14 giovani, studenti delle superiori e universitari si preparano a partire con il Cam (Centro di animazione missionaria) per la Tanzania, a Tosamaganga, dove da 70 anni operano i missionari della Consolata. Saranno guidati da padre Fabrice Bakebe, originario del Congo che presta servizio a Torino, e che insieme a padre Antonio Rovelli ha formato il gruppo di giovani in preparazione all’esperienza. I ragazzi presteranno dunque servizio alla missione attorno alla quale sorgono scuole, ospedali centri di accoglienza e pastorale.

Ci sono poi due seminaristi, Daniele Petrosillo e Daniele Venco, che partiranno per un’esperienza missionaria in Ghana.

La celebrazione del mandato con la liturgia della Parola sarà presieduta dall’Arcivescovo con mons. Carlo Ellena e don Marco Prastaro. Al termine mons. Nosiglia impartirà la benedizione e il mandato della Chiesa torinese ai gruppi in partenza.

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