Fiocco rosa sotto il colonnato del Bernini

Pesa 2,9 kg la bambina nata nella notte sotto i portici di piazza San Pietro. Lei e la madre, una senzatetto di 36 anni, stanno bene e ora sono ricoverate al Santo Spirito

Parole chiave: bambino (2), colonnato (1), vaticano (68), vita (45)
Fiocco rosa sotto il colonnato del Bernini

 

La piccola Irene é nata nella notte tra il 19 e il 20 Gennaio. Lei e sua madre, una senzatetto romena di 36 anni, sono tuttora ricoverate all'ospedale Santo Spirito di Roma, dopo una notte molto movimentata. La vicenda é incomincita poco dopo le due, Maria Claudia ( questo il nome della mamma) si trovava davanti al colonnato di piazza San Pietro quando le si sono rotte le acque. Subito il marito di 40 anni, anche lui senza fissa dimora, ha cercato di attirare l'attenzione di due agenti che in quel momento stavano pattugliando la piazza. Le doglie erano giá comincite da qualche minuto, ma quando gli agenti si sono avvicinati, le contrazioni si sono fatte piú intense.

Sul luogo si trovavano due agenti dell'ispettorato Vaticano ( ufficio del viminale che si occupa dei rapporti con la gendarmeria vaticana con la quale condivide l'opera di vigilanza su piazza San Pietro) i quali sono accorsi subito appena compresa la situazione. Subito hanno richiesto l'intervento via radio del 118 che é arrivato in 7 minuti. Irene era giá stata data alla luce e coperta dalle giacche dei due poliziotti, assieme alla madre e cui era ancora unita dal cordone ombelicale.

Le due sono state tempestivamente trasportate all'ospedale dove si trovano tuttora: stanno bene entrambe, la bambina pesa 2,9 kg e sembra non aver risentito delle condizioni in cui é stata partrorita. Una storia che fa sorridere ma che spinge a riflettere sulle condizioni di molti uomini e donne come Maria Claudia. Arrivano la sera e sbaraccano presto la mattina, decine di vite senza una certezza che la notte si accampano sotto il colonnato della piazza del Bernini. Spesso in loro soccorso accorrono l'arcivescovo Konrad Krajewski, arcivescovo presso la santa sede che, con l'aiuto dei volontari della guardia svizzera, distribuisce cibo e coperte. Inoltre lo scorso ottobre, lo stesso Bergoglio ha affrontato il tema in prima persona, facendo realizzare un dormitorio in via dei Penitenziari ( accanto alla piazza), che puó ospitare fino a 34 persone.

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