Le suore operaie sbarcano a Rivoli

Da settembre, la comunità di Rivoli si è arricchita di una nuova presenza cristiana: sono le Suore Operaie della S. Casa di Nazareth, congregazione fondata nel 1900 a Brescia da sant’Arcangelo Tadini come risposta originale e coraggiosa della Chiesa di Leone XIII (il papa della Rerum Novarum) di fronte alle sfide della modernità, e in particolare alla questione operaia.

«Il nostro carisma- spiegano suor Raffaella Falco, suor Camilla Marcolini e suor Erika Perini, le tre religiose presenti nella casa di Rivoli, presso la parrocchia di San Bernardo- è quello di essere vicine alle persone nella vita di tutti i giorni, e specialmente nei luoghi di lavoro. All’inizio del XX secolo questo significava lavorare fianco a fianco delle operaie nelle filande lombarde; oggi, quando gli operai non rappresentano ormai più la maggioranza dei lavoratori, molte di noi svolgono ‘normali’ attività impiegatizie, da dipendenti».

Le tre Suore operaie (due di origine bresciana, una cuneese) sono arrivate alle porte di Torino sulla scia dell’esperienza dei quattro sacerdoti fidei donum, anche loro della diocesi di Brescia, che dal 2008 hanno la cura delle quattro parrocchie del centro di Rivoli (Santa Maria della Stella, San Bernardo, San Martino e San Bartolomeo). «Abbiamo già iniziato a collaborare nella pastorale giovanile delle parrocchie- spiegano le suore- e pian piano ci attrezzeremo per rispondere al nostro compito primario, che è l’annuncio del Vangelo al mondo del lavoro, e in particolare ai giovani e alle donne»

Quella di Rivoli è attualmente l’unica casa piemontese delle Suore operaie, ma si tratta di un ritorno nella nostra Regione: tra gli ani ’30 e ’50, infatti, la congregazione era presente nelle fabbriche e nelle scuole di Chivasso, Pinerolo e Fornero Novara.