Quale umanità stiamo costruendo

Un riflessione sul tema della famiglia e la discussione sul Ddl sulle Unioni Civili in discussione in Parlamento

Parole chiave: famiglia (86), coppie di fatto (1), unioni civili (11)
Quale umanità stiamo costruendo

Le piazze premono, il dibattito è aperto. Il cristiano non vuole chiamarsi fuori, ma partecipa. E’ dentro la storia e come ogni uomo si interroga, si confronta, approfondisce e agisce: coraggiosamente si ispira al Vangelo che ha parole di amore, accoglienza e misericordia per ogni uomo, ma cerca sintesi, dialogo, mediazioni in ambito civile, in ogni epoca.

La chiesa deve reggere una precisa visione morale, ma ha bisogno di trovare un modo per non apparire ai più sulla difensiva contro la modernità e, in un certo qual modo, «escludente» Se riusciamo a stringere amicizia con le persone, aperti a tutto ciò che vivono, le loro speranze e le loro sofferenze, sincere e responsabili, saremo in grado di trovare una parola di novità e saremo in grado di parlare di Dio a tutti.

Non è soltanto una questione di influenza religiosa, da chi si professa cristiano perché un cittadino può definirsi cristiano ma non vivere da cristiano, può non avere una fede, non far parte di un partito, ma è un cittadino che vuole essere informato, che non delega ad altri cosa e chi votare perché possiede una intelligenza che è capace di valutazione, e scelta. La famiglia è al centro di un confronto, che in Parlamento è da tempo in atto per l’approvazione della legge sulle Unioni civili. In un Paese di storica e profonda tradizione cattolica, il primo amaro interrogativo è legato allo scarso sostegno per la famiglia come accade in altri paesi, Da noi molti annunci tante parole, anche non di tradizione cristiana. Poi si introduce anche la riflessione sul paese laico e plurale nel quale si deve avere un confronto aperto, che parte dalla considerazione primaria della volontà di mediare posizioni anche molto distanti tra loro, mettendo al centro la persona e la vita.

Papa Francesco ha ricordato il fondamento sacramentale della famiglia cristiana, i vescovi italiani hanno ribadito l’importanza dell’unione naturale tra uomo e donna. Non si comprende il tono di sfida e scontro ideologico di alcuni esponenti politici e istituzionali, di un’idea di famiglia che è centrale per ogni società ogni cultura, ogni tradizione ideale. Certo la famiglia si allarga, si espande, diventa famiglia umana, fraterna realtà di donne e uomini che sono dentro la storia e orientati alla costruzione di una società nella quale il bene e il bello devono avere vincere le forze del male. Ma ogni  famiglia per essere tale deve contenere in sé l'apertura ad una generatività.

Ma non necessariamente questo deve significare generatività fisica. Si può essere famiglia anche senza avere figli. E' innegabile, il tema del riconoscimento sociale e giuridico di una coppia omosessuale è una cosa.  Il riconoscimento del diritto di essere genitori è un altro. In primo luogo perché il diritto di essere genitori in sé non esiste. Il desiderio di generare e crescere dei figli è umanissimo, ma tale attesa può trasformarsi in pretesa, e quindi in diritto? Tutto va discusso e affrontato senza reticenze ma ancora con coraggio, il cristiano pensa, il cristiano è nel mondo e si confronta con esso, perché tutti sono figli e fratelli, e nessuno è escluso dall’Amore di Dio.

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Famiglia

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