Il piemontese Antonello Monti nel Consiglio dell'Istituto centrale sostentamento clero

Antonello Monti è l'unico piemontese nel Consiglio di amministrazione dell'Istituto centrale per il sostentamento clero (Cei), che ha il compito di coordinare i 218 istituti delle diverse diocesi italiane.

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Il piemontese Antonello Monti nel Consiglio dell'Istituto centrale sostentamento clero

Etica, correttezza e trasparenza. Sono i principi che guideranno l’opera di Antonello Monti, l’economista vercellese che per cinque anni farà parte del consiglio di amministrazione dell’Istituto Centrale per il sostentamento del Clero.  L’ente con personalità giuridica canonica pubblica, con sede in Roma, costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana ha il compito di coordinare e controllare l’azione dei 218 Istituti diocesani per il Sostentamento del Clero delle diverse Diocesi italiane. Spetta al cda dell’Istituto Centrale dettare le linee guida operative, al fine di garantire la remunerazione, l’assistenza e la previdenza integrativa a tutti i sacerdoti che svolgono servizio in favore delle diocesi italiane.

Il consiglio è  composto da nove membri, cinque sacerdoti (tra cui il presidente mons. Giovanni Soligo) e quattro laici.

“Il mio lavoro  sarà in continuità con chi mi ha preceduto, mi impegnerò al massimo e spero di operare sempre per il meglio”, confida subito dopo la nomina.

Antonello Monti, ha  35 anni, laureato  con lode e  dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, ha iniziato la sua carriera come delegato regionale dei Giovani di Coldiretti, successivamente ha fatto parte per anni del Consiglio Affari Economici dell’Arcidiocesi di Vercelli per essere poi nominato da mons. Enrico  Masseroni, cinque anni fa, presidente dell’Istituto di Vercelli (al tempo era il presidente più giovane d’Italia). Con il suo lavoro è riuscito a portare l’Istituto di Vercelli tra i  più all’avanguardia a livello nazionale soprattutto in relazione alla gestione del patrimonio agrario. Avrebbe dovuto guidare anche l’istituto di Ivrea, su incarico del vescovo mons. Cerrato, ma il nuovo incarico a Roma per questioni di incompatibilità statutaria, lo obbligherà a lasciare la presidenza dell’Istituto sia di Ivrea che di Vercelli.

Dal  2013 è membro  del Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT, su indicazione della Conferenza dei Vescovi Piemontesi.

 

 

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