I cattolici crescono soprattutto in Asia e Africa

Le statistiche dell'Annuario statistico della Chiesa, curato da mons. Vittorio Formenti

Parole chiave: statistiche (2), annuario (1), cattolici (72), mondo (65)
I cattolici crescono soprattutto in Asia e Africa

Nel mondo i cattolici battezzati conoscono una rapida crescita. Effetto Papa Francesco? Può darsi. Ma l’aumento è in corso da tempo: così dicono le fredde cifre. Negli otto anni, dal 2005 al 2013 – anno in cui è stato eletto Jorge Mario Bergoglio - l’incremento è di 139 milioni, oltre il 12 per cento, da 1 miliardo e 115 nel 2005 a 1 miliardi e 254 milioni nel 2013. La popolazione mondiale passa da 6 miliardi e 463 milioni nel 2005 a 7 miliardi e 94 milioni nel 2013 e l’incidenza dei cattolici a livello planetario sale dal 17,3 al 17,7 per cento. Sono le cifre dell’Annuario Pontificio e dell’Annuario statistico della Chiesa, curato da mons. Vittorio Formenti, responsabile dell’Ufficio di statistica della Chiesa, dal prof. Enrico Nenna e da altri collaboratori.

In sintesi Africa e Asia vanno al galoppo; America del Centro-Sud conosce un discreto sviluppo; Europa, America del Nord e Oceania un inesorabile declino. 

Situazioni diverse nei continenti – In Europa le cifre sono stazionarie, come la popolazione, ma è prevista in netta contrazione nei prossimi decenni: nel 2013 i battezzati sono 287 milioni, cioè 6,5 milioni in più rispetto al 2005. In Africa il sangue dei tanti martiri è davvero seme di nuovi cristiani: i cattolici aumentano del 34 per cento, da 153 milioni nel 2005 (il 17,1 per cento della popolazione) a 206 milioni nel 2013 (19 per cento). Nelle Americhe l’aumento dei cattolici è del 10,5 per cento e i cattolici sono il 63% della popolazione. In Asia aumento del 17,4 e l’incidenza passa dal 2,9 nel 2005 al 3,2 del 2013. In Oceania situazione stabile.

Le forze dell’apostolato – Sono costituite da vescovi, sacerdoti, diaconi permanenti, religiosi non sacerdoti, religiose professe, membri di istituti secolari, missionari laici e catechisti: sono in complesso 4.762.458 a fine 2013 con un incremento di 300.000 unità rispetto al 2005. La ripartizione è difforme da continente a continente. La somma dei ministri ordinati - vescovi, sacerdoti e diaconi permanenti – rappresenta il 9,7 per cento di tutti gli operatori pastorali, quindi il 96,3 sono religiosi non sacerdoti, religiose, catechisti, laici, ecc. I demografi deducono che i cosiddetti «territori di missione» si caratterizzano per un accentuato apostolato laicale.

I vescovi continuano a crescere – Al 31 dicembre 2013 sono 5.173; nel 2011 raggiunsero 5.000 unità, più del doppio rispetto ai circa 2.500 vescovi che parteciparono mezzo secolo fa al Concilio (1962-1965). I vescovi aumentano di circa 40 unità l’anno: diminuiscono di 6 unità in Nord America e di5 in Oceania; aumentano di23 in Centro e Sud America,5 in Africa,14 in Asia,9 in Europa. I demografi rilevano «la lenta ma graduale sostituzione dei vescovi missionari con vescovi locali».

Sacerdoti, incremento minimo - Il numero complessivo dei sacerdoti, diocesani e religiosi, a fine 2013 è 415.348 con un incremento dello 0,3 per cento sul 2012 quando si contano 414.313 preti. In Nord America i preti sono diminuiti dell’1,4; in Europa dell’1,2 per cento; in America centrale sono cresciuti dell’1,6; in Sud America dell’1; nel Sud-Est asiatico del 2,4, in Africa del 4,2. Da un esame di più lungo periodo emerge in maniera netta l’evoluzione del fenomeno: rispetto al 2005 i sacerdoti, nel loro complesso, sono aumentati del 2,2 per cento; le variazioni positive più alte sono 29,2 per cento in Africa, 22,8 in Asia, in Europa un calo del 7,1, in America un incremento dell’1,7, una media tra il +11,5% del Centro-Sud e il -10,4 del Nord America. La distribuzione dei sacerdoti per area geografica mette in evidenza la diversa concentrazione. Nel 2013 in Europa ci sono il 44,3% dei sacerdoti con il 23% di tutti i cattolici; in America il 29,6% dei sacerdoti con il 49% dei cattolici; in Asia il 14,8% dei preti e il 10,9% dei cattolici; in Africa il 10,1 dei preti e il 16,4 dei cattolici; in Oceania l’1,2 dei sacerdoti e lo 0,8 dei cattolici.

Diaconi permanenti in forte espansione – Il diaconato permanente è uno dei grandi frutti del Vaticano II. Da anni i diaconi permanenti, diocesani e religiosi, sono in forte espansione a livello mondiale e in alcuni continenti: da 33.391 nel 2005 a oltre 43 mila nel 2013, con un incremento del 29%. Europa e America, dove i preti diminuiscono o hanno un’età molto avanzata, la consistenza numerica dei diaconi è significativa e l’andamento vivace. In Europa i diaconi sono saliti da 11 mila nel 2005 a 14 mila nel 2013 (più 30%). In America da 21 mila nel 2005 a 28 mila nel 2013. I due continenti hanno il  97,6% dei diaconi di tutto il mondo.

Religiosi non sacerdoti in aumento - I religiosi professi non sacerdoti sono aumentati da 54.708 del 2005 a 55.000 del 2013, più 1 per cento. Crescono del 6 per cento in Africa e del 30 per cento in Asia. Questi due continenti hanno complessivamente oltre il 36 per cento del totale. Continua la contrazione in Occidente: 10,9 in Europa, 2,8 in America, 2 in Oceania.

In diminuzione le religiose - Le religiose professe sono diminuite – come accade da decenni – dell’1 per cento ogni anno dal 2005 al 2013, da 760.529 nel 2005 a 693.575 nel 2013. Un declino consistente in Europa -18,3, in America -15,5, in Oceania -17,1. Incremento decisamente sostenuto negli altri due continenti: Africa +18, Asia +10%.

Vocazioni sacerdotali in calo - Dopo un periodo di costante e sostenuto aumento delle vocazioni sacerdotali, che ha avuto il momento di maggiore crescita nel 2011, si registra nel biennio un’inversione di tendenza. Il numero totale degli iscritti ai corsi di filosofia e di teologia dei centri di formazione al sacerdozio sono 118.251 nel 2013 contro i 120.616 del 2011, con una flessione del 2% in due anni. Nell’America del Nord, in particolare negli Stati Uniti, un calo pronunciato del 5,2% dal 2011 al 2013. L’America centro-continentale una contrazione di 0,1%. In Sud America una diminuzione di quasi il 7%: Colombia -10,5%, Cile -11,2%, Perú -11,2%, Brasile -6,7%. In Asia le vocazioni flettono nel biennio dello 0,5%, soprattutto in Indonesia, Corea del Sud, Filippine mentre in India aumentano dello 0,5%. Solo in Africa c’è un incremento dell’1,5% tra il 2011 e il 2013. In Europa calo medio del 3,6% nel biennio: Polonia -10%, Gran Bretagna -11,5, Germania -7,7, Repubblica Ceca -13, Austria -10,9, Francia -3,5, Spagna -1,8%. Le vocazioni sacerdotali aumentano in Italia +0,3%, Ucraina +4,5, Belgio +7,5, sono stazionarie in Ungheria e Bosnia ed Erzegovina. In Oceania, tra il 2011 e il 2013, i seminaristi si riducono del 5,1%.

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