Fratel Luigi Bordino è Beato

«Ai confratelli e a tutti noi il Beato Bordino lascia  un luminoso esempio fatto di umiltà, modestia, sacrificio, dignità affabilità. Tutte piccole virtù che fioriscono sull'albero santo della carità». Questa l'«eredità» che il card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi ha voluto evidenziare nella solenne celebrazione di beatificazione del fratello cottolenghino Luigi Bordino che sabato 2 maggio ha visto quattromila persone riunite nell'Area Vitali del Parco Dora.

 Alla celebrazione anche suor Maddalena Berruto, guarita da un carcinoma vescicale per intercessione di Fratel Luigi. La religiosa che per  quattro anni ha lavorato al fianco di fratel luigi e che lo ha subito invocato alla diagnosi della malattia che non le avrebbe lasciato che pochi mesi di vita. "Pensai subito a lui che era stato sempre al mio fianco, gli chiesi aiuto perché avevo paura di morire, perché mi aiutasse a non lasciarmi prendere dalla disperazione, avevo 53 anni. Lui mi aveva insegnato tante cose e prima di morire ci aveva detto che non si sarebbe dimenticato di noi. Ecco oggi sono qui, perché non si è dimenticato di me".

Infermiere, alpino, consacrato, figura esemplare per l'umiltà e la carità, ma anche «una conferma - ha sottolineato mons. Nosiglia a conclusione della celebrazione - di quel fiume di santità che caratterizza la storia di Torino e che per noi oggi è motivo di ulteriore impegno e responsabilità. Sono mesi caratterizzati da un grande significato ecclesiale e civile quelli che stiamo vivendo con l'ostensione della Sindone, il Bicentenario dela nascita din don Bosco, l'attesa per la visita del Papa e sono grato di poter contare su un nuovo beato per questo tempo di Grazia unico»