Volontariato: da Torino un appello alle Istituzioni nazionali
Al Centro congressi della Regione Piemonte di Corso Stati Uniti l'assemblea ha rivendicato il ruolo e l'identità del settore. Sarà richiesta un'audizione al Senato
Un’audizione in Senato per sottolineare criticità e perplessità sulla Riforma del Terzo Settore e la creazione in Piemonte della Consulta Regionale del Volontariato come organo rappresentativo del Volontariato: sono queste le richieste che emergono dal convegno “Volontariato ‘fuori’ dalla legge” che si è tenuto questa mattina al Centro Incontri della Regione Piemonte Oltre 180 Volontari di Associazioni di ogni ambito, dalla Protezione Civile alla Cultura, dal Socio Sanitario allo Sport, si sono riuniti, infatti, nella ricorrenza della Giornata Internazionale del Volontariato, stabilita dalle Nazioni Unite per il 5 dicembre. Il convegno organizzato dalle Associazioni di Volontariato riunite nel Comitato Volontariato 4.0 con il supporto della rete dei Centri di Servizio, ha prodotto un’ampia e dettagliata riflessione sulla Riforma del Terzo Settore, attualmente in discussione al Senato. Preoccupa la volontà di valorizzare l'utilizzazione dei volontari singoli (che operano nelle APS, Cooperative, Imprese sociali, Comuni e istituzioni pubbliche (forma di volontariato civico singolo e non associato), preoccupa l'estensione, a parità di risorse, dei servizi dei Centri di Servizio a enti non di volontariato (APS, Cooperative, Imprese sociali, Comuni). In questo modo si tende non a rafforzare il volontariato organizzato, che ha uno stile, una tradizione, una mission, ma a puntare sui singoli, alle dipendenze di Enti del terzo settore ed istituzioni, sottraendo così ulteriori risorse umane ed economiche alle organizzazioni di Volontariato organizzate, utilizzando il Volontariato come ammortizzatore sociale”. “Il Volontariato chiederà un incontro al Senato per non subire, ma governare questo processo di riforma.Svegliamoci – afferma Maria Paola Tripoli, portavoce di Volontariato 4.0 -; Volontariato è portatore di innovazione, mettere ai margini le Associazioni, come viene fatto da questa Riforma, significa mettere ai margini un interlocutore che produce proposte e azioni di prossimità, di ascolto e sguardo per le persone. Il dialogo può sussistere solo se si parte dall’accettazione delle reciproche identità, per questo rifiutiamo qualsiasi omologazione”. “Sono preoccupato per i Centri di Servizio – è la riflessione di Silvio Magliano, Presidente del Coordinamento Regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato CSVPiemontenet -: allargare la base di chi può usufruire dei servizi rischia di rendere la loro azione non efficace, quindi inutile. Qui in Piemonte l’accorpamento dei Centri di Servizio è la prova che le riforme si possono realizzare sul territorio, non devono necessariamente essere imposte dall’alto. Ma è vero che il Volontariato deve dialogare: per cambiare le leggi bisogna essere al tavolo di discussione, rilanciando il dialogo con i giovani e con tutte le realtà, storiche e nuove, che hanno mutato radicalmente il panorama dell’impegno civile e sociale”.
“Se il tema che la Riforma del Terzo Settore presenta – ha affermato l’avvocato Carlo Merani -, è quello dello status del Volontario, e non dell’attività coordinata e condivisa all’interno di un’Associazione, allora c’è da domandarsi in quali altri ambiti, oltre a quello del Terzo settore, vigerà tale status, con una rivoluzione culturale e di approccio normativo dai contorni certamente non definiti e in parte non prevedibili”.
Suggestivo il quadro tracciato dal giornalista Carlo Nesti sui valori comuni tra sport e Volontariato: “Dalla storia e dalle parole di Pietro Mennea ereditiamo un esempio e parole chiave che ci descrivono: passione, cuore, amore, credere in quello che fai. Concetti che accomunano chi dà tutto se stesso per l’impegno che si è dato nella vita”.
“Il tema del Volontariato ‘liquido’ – sostiene il sociologo Roberto Cardaci – è preoccupante: se si considera l’aspetto ‘umano’ del Volontariato non si può proporre una legge che rischia di rendere inefficace questo aspetto”.
“Le piccole Associazioni sono il vero patrimonio sociale del nostro Paese – ha affermato il Direttore di CSVnet Roberto Museo, presentando il report nazionale sull’attività delle Associazioni –; per il loro sviluppo e la loro sussistenza è fondamentale metterle nella condizione di costruire reti e di fare sinergie, ma per questo hanno necessità di sostegno e assistenza, che oggi proviene in gran parte dalla rete dei Centri di Servizio”.
“Il Volontariato arriva prima e meglio di altri quando si deve rispondere ai bisogni, ma a volte non siamo capaci di farci sentire”: i Volontari Pierantonio Minelli e Vincenzo Favale hanno raccontato il senso, l’identità e l’impegno di chi sceglie di fare dono gratuito di sé.
Il Volontariato si è autoconvocato su base regionale, in una data significativa come la Giornata Internazionale, per promuovere la diffusione delle informazioni sulla Riforma del Terzo Settore e le sue implicazioni e conseguenze e per divulgare il Manifesto redatto dal Comitato Volontariato 4.0 dal titolo assai significativo: Riforma del Terzo Settore senza Volontariato, scaricabile a questo link.
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