Eccellenza lavorativa delle persone con disabilità: utopia? No, realtà tangibile

Processi di integrazione nel sociale, nel lavoro e nella partecipazione attiva alla vita di tutte le persone anche qualche con invalidità. Un percorso riuscito e un impegno costante

Parole chiave: disabili (20), progetto (35), lavoro (167), integrazione (19)
Eccellenza lavorativa delle persone con disabilità: utopia? No, realtà tangibile

Superare l'approccio “pietistico” e assistenzialista, attivare politiche concrete per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, valorizzare le competenze dei disabili già inseriti nel mondo del lavoro: questi sono i punti salienti evidenziati nel corso del convegno «Le politiche per le persone con disabilità» svoltosi la settimana scorsa nell'ambito della job fair “Io Lavoro”, relativamente alla divisione “Io Lavoro H”.

Nata dalla sinergia e la collaborazione fra Aips Onlus (Associazione Italiana Paralisi Spastica) e Agenzia regionale Piemonte Lavoro, con il fondamentale supporto di enti locali come Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, “Io Lavoro H” vuole evidenziare alcuni principi fondamentali ai quali le imprese dovrebbero attenersi, riaffermando la centralità delle persone, in un'ottica di pari opportunità ed equità, affinché tutti i cittadini, in particolare nel caso di persone con disabilità, abbiano pari accesso alle occasioni d'inserimento lavorativo.

«Il Pubblico e il privato sociale devono lavorare insieme facendo sinergia – ha sottolineato con forza Gianna Pentenero, assessore regionale a Lavoro, Istruzione e Formazione professionale – proprio per rafforzare concretamente le politiche a sostegno delle persone con disabilità. La legge 68/99 credo sia stata una legge molto importante per il nostro Paese, riassumendo e rispondendo efficacemente alle esigenze espresse nella fase di inserimento lavorativo: ricordo poi che il Fondo Disabili che la Regione utilizza per consentire a questa ricchezza sociale, a questa rete meravigliosa, di lavorare e operare concretamente, è stato istituito proprio da questa legge. Questo approccio operativo e legislativo è stato costruito dal basso, dal pubblico in sinergia col mondo del volontariato, ed è stato fortemente voluto: la nostra intenzione è continuare in questa direzione, rispondendo ad una serie di esigenze concrete che ci sono state manifestate con urgenza, in particolare a riguardo delle fasce sociali che maggiormente faticano in questi tempi di crisi. Penso soprattutto ai giovani con disabilità, la vera sfida del nostro agire quotidiano in questo ambito».

Anche Carlo Chiama, ex assessore al Lavoro della Provincia di Torino, ha sottolineato come «il Fondo Disabili è stato uno strumento molto flessibile: noi come Provincia abbiamo cercato di utilizzarlo in tutte le sue componenti di flessibilità per valorizzare le potenzialità delle reti di servizi e fornire così un supporto concreto nell'inserimento delle persone con disabilità».

Importanti sottolineature di un concetto molto semplice: fare “sistema” conviene, ed è la risposta migliore a questi tempi di crisi. Gli esempi virtuosi non mancano: la premiazione della Bosch Italia con il premio “Io Lavoro H”, consegnato a una persona con disabilità che ricopre un ruolo di eccellenza manageriale, Giovanni De Cesare, evidenzia questo aspetto di importanza fondamentale.

E ancora, nel corso di Io Lavoro H, l'eccellenza professionale delle persone con disabilità è emersa con forza: andiamo dal caso dell'azienda Tiger, che ha inserito numerosi disabili come commessi nei propri punti vendita di oggettistica “trendy”, a Casa Oz, che ha creato un bar ristorante gestito da personale disabile.

E la casistica di inserimenti lavorativi di successo continua con la cooperativa Or.so, che si adopera per far assumere personale con disabilità, anche intellettive, in aziende prestigiose e importanti; con “La Zanzara”, che lavora con la creatività innata delle persone disabili nei laboratori a loro dedicati; con la Reale Mutua che, in collaborazione con l'Università di Torino, crea percorsi lavorativi per persone non vedenti all'interno della propria realtà professionale.

Potremmo portare ad esempio ulteriori casi virtuosi, ma è doveroso fermarsi ai volti sorridenti delle persone rinate grazie a queste politiche sensibili di inclusione lavorativa: mi riferisco al video “ Sono Contento”, realizzato da Regione Piemonte e Provincia di Torino per mettere in risalto questo aspetto. L'eccellenza del personale disabile fa bene alle aziende, ai lavoratori e alla nostra società desiderosa di speranza e amore. Una strada da percorrere con determinazione e convinzione: ne va del nostro futuro.

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