Le prime immagini dal grattacielo della Regione Piemonte

Entro metà novembre 2014 il grattacielo della Regione Piemonte in costruzione a Torino, nel quartiere Lingotto, raggiungerà quota 205 metri. Fra un anno il mega-trasloco di duemila impiegati. Dall'alto della torre un panorama mai visto

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Le prime immagini dal grattacielo della Regione Piemonte

 

GUARDA LA FOTO GALLERY - Ecco la vista di Torino dai 205 metri del grattacielo della Regione Piemonte, in costruzione nel quartiere torinese del Lingotto. Il presidente Chiamparino godrà di scorci panoramici inediti, che il settimanale  “La Voce del  Popolo” ha mostrato ai lettori per la prima volta sul numero del 2 novembre 2014.

La massima altezza del grattacielo (42 piani) sarà raggiunta a metà novembre 2014. Gli operai stanno completando gli ultimi 4 piani, destinati a ospitare gli impianti dell’acqua, degli ascensori, del caldo e del freddo. Fra un mese saranno rimosse le prime gru del cantiere ed entro l’estate 2015 l’intera costruzione dovrebbe essere pronta . Fra settembre e dicembre 2015 è prevista la collocazione degli arredi e il trasferimento del personale:  a fine trasloco lavoreranno nel grattacielo  2 mila impiegati. Avveniristico sarà il sistema di riscaldamento e condizionamento, ottenuto sfruttando la bassa temperatura dell’acqua nel sottosuolo a 150 metri di profondità.

Dopo il trasloco degli impiegati, la Regione Piemonte intende dismettere 25  immobili occupati attualmente dai propri uffici. Sono interessate numerose sedi della Giunta Regionale e degli assessorati che si trasferiranno nel grattacielo; non saranno coinvolti gli uffici che ruotano attorno all’attività politica del Consiglio Regionale e che conserveranno la propria sede a Palazzo Lascaris (via Alfieri), oltre che in alcuni edifici limitrofi.

È stato deciso, innanzi tutto, l’abbandono di 4 sedi di proprietà regionale con circa 550 dipendenti: il palazzo della Giunta in piazza Castello 165; la direzione dei settori edilizia e territorio in corso Bolzano 44; la direzioni del settore ambiente in via Principe Amedeo 17; la direzione delle opere pubbliche in via Petrarca 44.

Fra le sedi in affitto saranno abbandonate grosse unità immobiliari (1000 dipendenti) in corso Stati Uniti 21 (agricoltura), corso Regina Margherita 153 bis (sanità), corso Regina Margherita 174 (ricerca, università), via Belfiore 23 (trasporti), via Viotti 8 (patrimonio), via Magenta 12 (lavoro e istruzione), corso Stati Uniti 1 (welfare). Ulteriori sedi in affitto (450 dipendenti) saranno dismesse in via Lagrange 24, via Pisano 6, piazza Nizza 44, via Bertola 34, via Meucci 1, via Avogadro 30, via Nizza 18, piazza Castello 71, corso Regina Margherita 304, piazza Castello 153, corso Orbassano 336, via Santa Teresa 23, via Nizza 40.

Solo alcune, poche sedi tecniche e amministrative (100 dipendenti), saranno mantenute in funzione in via Livorno 60, corso Marche 79, corso Unione Sovietica 216, via Giolitti 36.

Il grattacielo costruzione costerà 204 milioni di euro, che l’Amministrazione intende pagare «a rate» in vent’anni sfruttando il denaro risparmiato dalla cessazione dei vecchi contratti d’affitto (12 milioni all’anno). Le opere accessione costeranno circa 80 milioni.

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