Viaggio nelle periferie: fragile Barriera senza lavoro

Intervista a Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6

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Viaggio nelle periferie: fragile Barriera senza lavoro

È il lavoro il grande assente da Torino Nord. È corale l'allarme che si leva da Barriera di Milano a Regio Parco e Rebaudengo o dai quartieri ancora più distanti dal centro città come Villaretto, Falchera, Bertolla: la disoccupazione tocca migliaia di famiglie, aumenta la povertà. La «sofferenza dei residenti di questo territorio nel quale non si avvertono segni di ripresa economica e dell'occupazione» è la premessa che Carlotta Salerno, presidente della Circoscrizione 6, mette prima di ogni valutazione sul Piano periferie approvato dal Comune e finanziato dal Governo.

Presidente, in questo contesto ci sono azioni, tra quelle finanziate, che possono costituire un fronte contro la piaga del lavoro che manca?

Se sfruttate bene saranno un’occasione di intervento le azioni cosiddette immateriali, cioè di sviluppo di occasioni di lavoro, finanziamenti di progetti di educativa di strada o per l'integrazione dei cittadini immigrati. Sarà però necessario che il Comune coinvolga le Circoscrizioni per progettare i percorsi. Sulle azioni materiali del Piano (manutenzioni, piccole riqualificazioni) si tratta di interventi che erano già nel cassetto e che dovranno essere terminati secondo calendario. Su queste opere chiediamo raccordo e comunicazione tra l'amministrazione centrale e quella decentrata, così da poter seguire i lavori e verificare gli interventi con il territorio.

Nel suo piccolo, la Circoscrizione che cosa fa, già oggi, nel settore lavoro?

Non si tratta nemmeno più di andare a intercettare il disagio, che è manifesto, ma di trovare le risposte: la Circoscrizione favorisce il contatto tra le situazioni di difficoltà e attori della società che possono fornire una soluzione. Per esempio, al tavolo lavoro istituito presso la Circoscrizione partecipano aziende che si rendono disponibili per percorsi di alternanza scuola lavoro/apprendistato. In più, la forte presenza dell’associazionismo sportivo è fondamentale: le piccole realtà lavorano molto sul contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico.

Oltre al Piano periferie, l'Amministrazione centrale ha richiesto alle Circoscrizioni di aggiungere dei progetti da valutare per un ulteriore finanziamento. Quali le richieste della Sei?

Per rimanere nell’ambito delle azioni volte a creare impiego, abbiamo indicato tre luoghi sull'asse di via Bologna (slargo Croce Rossa, ex sede Asl di via Zandonai e area della bocciofila «Due Pini») per installare un cantiere di sviluppo dell'artigianato giovanile e del recupero di materiali quotidiani. L'altro intervento proposto interessa la sede dell’ex Mutua in via Borgoticino 7, dove puntiamo alla realizzazione di una Casa del volontariato socio assistenziale del quartiere.

Un fenomeno che spesso viene associato all'impoverimento di parte della popolazione e che crea proteste sul vostro territorio è l'area di libero scambio di via Monteverdi. Doveva terminare ed essere spostato fuori Circoscrizione, ma nelle scorse settimane è arrivato il dietro-front del Comune. Che succederà?

La posizione della Circoscrizione è netta: il mercato dell'usato della domenica mattina (alcune centinaia di venditori non professionali) va spostato subito altrove, fuori dalla Circoscrizione. L’attuale collocazione è in un territorio già di per sé critico, con aree abbandonate, insediamenti abitativi con residenti in condizioni di disagio... Non può essere più a lungo affaticato da altri fenomeni che suscitano tensioni e proteste.

Proprio lì doveva prendere corpo il progetto di riqualificazione dello scalo Vanchiglia, lavoro del quale non si ha certezza sui tempi. Il territorio continua a rimanere abbandonato?

Si tratta di uno spazio in attesa, in cui vi sono proprietari anche di grande lungimiranza e disponibilità, che attendono di conoscere e partecipare al futuro di quella porzione di città. Nel frattempo, molte sono le azioni dei privati, spesso in collaborazione con la Circoscrizione, per dare a quei luoghi vita transitoria, attraverso iniziative culturali, sociali, espositive. Non dobbiamo comunque perdere di vista il medio e lungo termine, l’obiettivo a cui tendiamo è quello della riqualificazione tracciata dalle varianti urbanistiche.

A proposito di aree da rigenerare, su molti siti (lungo Stura Lazio, ex discarica di via Germagnano) sono necessarie pesanti bonifiche…

Alcuni percorsi erano stati già avviati: la Città di Torino aveva costituito un tavolo con l’amministrazione regionale, a cui sedeva anche la Circoscrizione. Riteniamo fondamentale che questo tavolo venga nuovamente riattivato, così da stabilire in modo congiunto le priorità e individuare le risorse necessarie per gli interventi.

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