Periferie, a Torino e Settimo arrivano i primi due milioni

Progetto del governo al via i cantieri – dopo l’arrivo dei primi contributi c’è il piano attuativo per la riqualificazione di strade e scuole nelle Circoscrizioni. Settimo Torinese è l’unico comune della provincia ad essersi aggiudicato i fondi

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Periferie, a Torino e Settimo arrivano i primi due milioni

Torino - Con i primi due milioni di euro dei fondi statali del Progetto periferie nazionale, Palazzo Civico fa partire definitivamente il progetto periferie torinese «AxTo», le quarantaquattro azioni di risanamento dei quartieri periferici presentate a pochi mesi dall’insediamento dell’attuale Giunta Appendino, frutto di un capillare lavoro degli uffici tecnici del Comune svolto nella precedente consigliatura a guida Pd. La Giunta comunale a fine giugno ha approvato il progetto esecutivo di manutenzione diffusa del suolo pubblico, di strade e marciapiedi e la messa in sicurezza dell’accesso di cinque edifici scolastici.

Riguardo la viabilità, si tratta di lavori di manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali e pedonali con il rifacimento del manto d’usura e delle superfici rovinate delle carreggiate e dei marciapiedi in cattivo stato. Sono, inoltre, previsti interventi di ricostruzione delle sedi pedonali con il livellamento di cordoli e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

I lavori, che saranno messi a gara nelle prossime settimane ed eseguiti nei prossimi mesi, riguarderanno decine di percorsi viari: tra gli altri, tutto il rifacimento di strada Antica di Grugliasco, di via Bologna tra corso Novara e la sede della Croce Rossa, di corso Novara nella carreggiata centrale tra via Bologna e corso Palermo. A San Salvario l’intervento riguarderà, tra i numerosi lavori, via Berthollet, da via Nizza a via Madama Cristina, e poi fino a corso Massimo d’Azeglio.

L’investimento di 600 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche e la messa in sicurezza degli accessi pedonali di cinque plessi scolastici riguarda invece la scuola elementare Beata Vergine sita in via Cardinal Massaia 113, l'Istituto comprensivo Saba in via Lorenzini 4, la Scuola primaria Rodari in corso Benedetto Croce 1, la scuola elementare De Filippo in via Fossano 16 e la scuola elementare Muratori in via Ricasoli 30.

«L’intervento deliberato», ha spiegato l’assessore ai Trasporti Maria Lapietra, «raccoglie l’attuale fabbisogno di manutenzione relativo ai sedimi stradali, pedonali e ai plessi scolastici della città e rappresenta l’insieme delle necessità scaturite dall’incontro dei responsabili del Servizio suolo e parcheggi con gli altri servizi comunali e le Circoscrizioni».

Le località scelte per gli interventi sono state segnalate e, quindi concordate, con le sedi decentrate del Comune.

Settimo Torinese – È  pronta a cambiare volto grazie alle risorse in arrivo per la città - sei milioni dai bandi periferie - e un sogno: continuare ad essere una delle capitali italiane della cultura. A breve è atteso il primo finanziamento da due milioni di euro, già stanziati, ma ne dovrebbero arrivare altri quattro e, inoltre, l’amministrazione ha già pensato a come intercettare l’onda lunga della partecipazione al bando per diventare Capitale della cultura 2018, vinto poi da Palermo. «I soldi devono ancora arrivare ma abbiamo ricevuto la lettera che siamo oggetto del contributo», ha precisato Elena Piastra, vice sindaco di Settimo.

Due milioni di euro è il contributo per il «Piano periferie 1» - il massimo previsto dal bando - e si concentra sul sostegno alle periferie e alle fasce fragili. Settimo si è posizionata tredicesima su oltre 450 candidature grazie ad una serie di caratteristiche che, da indicatori di criticità, possono essere trasformate in opportunità. In tutto il Piemonte su oltre 46 domande i Comuni che ne hanno beneficiato sono solo tre: Casale, Biella e Settimo, appunto. «Le richieste del bando prevedevano la presenza di aree con alta presenza di case popolari e situazioni lavorative di difficoltà come il Borgo Nuovo», spiega la Piastra, «destineremo una parte del finanziamento al contrasto dell’abbandono scolastico e al welfare, senza dimenticare gli aspetti culturali». La candidatura risale a due anni e mezzo fa, quando il cosiddetto «Outlet del lusso» non era ancora stato costruito. Il Comune, insieme alla Fondazione Ecm di Settimo, aveva ipotizzato azioni mirate all’area del Borgo Nuovo tra le quali l’inaugurazione di un museo tecnologico nella ex Siva, fabbrica in cui lavorò Primo Levi, scrittore ma anche chimico. Quest’ultimo progetto era già stato tentato nel 2013, invano. «La valorizzazione del sito dedicato a Levi potrebbe costare tra i 600 e 650  mila euro, inoltre vogliamo dedicarci ai ‘Neet’, giovani che non studiano e non cercano nemmeno lavoro, mentre per l’outlet stiamo decidendo se mantenere l’idea iniziale di aprire spazi virtuali dentro l’area oppure investire le stesse risorse sulla città», aggiunge il vice sindaco. Dovrebbero nascere veri e propri laboratori digitali dislocati in tutta la città e focalizzati su arte, cultura, economia, commercio e servizi. Il progetto è stato chiamato «Rinascimenti» e potrebbe essere la volta buona anche perché inserito in una serie di altre iniziative di valorizzazione della città e delle sue potenzialità.

Settimo attende altri quattro milioni di euro, derivanti dal «Piano periferie 2». Partecipando insieme alla Città metropolitana, Settimo si è posizionata tra le prime quaranta aree che saranno finanziate. Il tema in questo caso è la sicurezza. Come anticipato nelle scorse settimane su queste colonne, il finanziamento prevede la pedonalizzazione di via Roma, la riqualificazione dell’area della stazione ferroviaria, la sistemazione e la ristrutturazione delle aree sportive dell’Istituto Gramsci e della scuola secondaria di via Leinì. Alcuni di questi progetti, peraltro già imbastiti, serviranno a riconsegnare ai settimesi l’utilizzo di spazi attualmente danneggiati e inadatti.

Le città finaliste per diventare Capitale della cultura 2018 - Alghero, Aquileia, Comacchio, Erice, Ercolano, Montebelluna, Recanati e Settimo - possono vincere ancora la sfida lanciata a livello nazionale e sfiorata a inizio anno. Palermo è stata la prescelta ma le altre non stanno a guardare e vogliono valorizzare questo riconoscimento chiedendo al Governo di poter portare a termine ugualmente una serie di progetti di valorizzazione del territorio in ambito culturale. «È un’occasione straordinaria per poter attrarre risorse pensate per le periferie da riqualificare», rivela il vicesindaco di Settimo, «alcune azioni dei piani periferie coincidono con i progetti di Capitale della cultura ma stiamo comunque lavorando con il Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), insieme alle altre finaliste, per un bando ad hoc che favorisca progetti mirati chiedendo un emendamento specifico». La sfida è aperta e con queste risorse in arrivo non resta che vincerla. 

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