Uniti, verso un futuro migliore
Parla mons Pier Giorgio Debernardi: superare i pregiudizi per costruire oggi, un futuro migliore.
“È bello poterci dire apertamente che non soltanto ci stimiamo, ma che tra di noi ci sono sentimenti di autentica amicizia e fraternità”. È quanto scrive monsignor Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo, alla comunità islamica locale al termine del Ramadan.
Citando una “sura” del Corano (“Aiutatevi l’un l’altro in carità e pietà e non sostenetevi nel peccato”, 5,2), il presule parla di “legami molto profondi” tra cristiani e musulmani, ricordando “che abbiamo un’unica origine” e auspicando “che questa festa rafforzi sempre più i legami di affetto tra di noi”.
“Cari fratelli e sorelle musulmani, spero - prosegue il vescovo - che possiate trovare presto un luogo spazioso e bello - una moschea - che vi possa raccogliere tutti per il momento della preghiera. Ogni comunità di credenti ne ha diritto. Allah ordina di presentarsi belli per il tempo dell’orazione. Anche il luogo di culto deve essere splendido e accogliente”.
Infine un pensiero per quei “tanti giovani e bambini” che hanno partecipato alla festa di Id al-Fitr per la fine del Ramadan.
“È un bel segno di speranza. Auguro a loro - scrive Debernardi - di saper costruire ‘ponti’ solidi per superare ogni divisione e pregiudizio, per abbattere le barriere costruite dall’orgoglio e dalla paura. Solo così realizziamo una civiltà diversa, quella dell’amore, senza alcuna frontiera di nazione, di razza e di religione”.
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