Mons. Nosiglia inaugura il primo ristoro serale della città aperto 7 giorni su 7

Un nuovo ristoro a Torino per senza fissa dimora: il primo serale aperto 7 giorni su 7. Inaugurata ufficialmente (fotogallery)da mons. Nosiglia il 25 maggio. Esempio di «rete» tra realtà diverse che operano per chi fa più fatica. 

Parole chiave: Mensa (4), Caritas (52), Nosiglia (114), poveri (38), volontariato (24)
Mons. Nosiglia inaugura il primo ristoro serale della città aperto 7 giorni su 7

 «Torino è un terreno fecondo: getti un seme di grano e ne nasce non una sola spiga, ma un campo intero». Così il 25 maggio l'Arcivescovo  mons. Cesare Nosiglia ha commentato l'apertura di un nuovo punto di ristoro serale per senza dimora, in via Capriolo 16, in Borgo San Paolo. Un taglio del nastro (fotogallery) a poco più di un mese dell'avvio sperimentale del servizio che rappresenta una duplice novità per la città. Primo elemento innovativo è l'apertura in orario serale (solo un altra mensa - quella del Cenacolo eucaristico in via Belfiore - aperta in febbraio garantisce pasti serali ma non nei festivi) sette giorni su 7 anche nelle festività, il giorno di ferragosto come a Natale o a Capodanno. Altra novità è che rappresenta il frutto di una collaborazione nata nell'ambito del Tavolo diocesano per senza dimora e vede compartecipi nel servizio la Caritas Diocesana, la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane, la Cooperativa Sociale Gruppo Arco, l’Associazione Maria Madre della Provvidenza, il Gruppo di Volontariato Vincenziano per senza dimora.

Il locali ribattezzati Spazio d'Angolo sono stati messi a disposizione dai Fratelli delle Scuole Cristiane, a fianco dell’abside della chiesa dell’Istituto: «un esempio - ha sottolineato  Fratel Celestino Zanoni dei Fratelli delle Scuole Cristiane - di risposta all'appello che Papa Francesco ha lanciato agli istituti religiosi a mettere a disposizione le proprie strutture spesso sovradimensionate rispetto alle attuali esigenze. Ma anche una importante testimonianza ai giovani sull'importanza di condividere per costruire insieme».

E molti giovani, in particolare grazie all'l’Associazione Maria Madre della Provvidenza hanno raccolto questo invito e sono tra i 60 volontari messi a disposizione dalle 4 realtà coinvolte che consentiranno al ristoro di restare aperto tutti i giorni. Un servizio che come ha ricordato il direttore della Caritas diocesana Pierluigi Dovis è nato da un desiderio che i senza dimora hanno espresso ad un incontro natalizio con l'Arcivescovo e che come ha richiamato Marco Trabaldo, vicepresidente della Cooperativa Sociale Gruppo Arco si è trasformato «in un progetto per consentire di vivere bene un momento della giornata a chi non ha casa».

Destinatari sono ad oggi una ventina di persone, ma dopo l'estate il numero dovrebbe raddoppiare: non persone qualsiasi, ma casi segnalati dalle diverse associazioni che necessitano, anche per motivi di salute, del servizio. Prevista anche una turnazione in modo che più persone possano essere aiutate. 

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